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Luca Richeldi, past president della Società Italiana di Pneumologia: «L’esame ai polmoni deve divenire una routine come quello del sangue. Il Covid-19 ha riportato l’attenzione sui polmoni: organi discreti dei quali è troppo facile dimenticarsi».

«Possiamo stare 1 giorno senza bere, 3 giorni senza dormire e magari 4 giorni o più senza mangiare, ma non possiamo vivere che pochissimi minuti senza ossigeno.

Questa è l’importanza dei polmoni che grazie all’ossigeno rendono possibili tutti i meccanismi cellulari a livello dei vari organi»

Dice Luca Richeldi, past president della Società Italiana di Pneumologia e presidente della Federazione Italiana di Pneumologia, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS:

«L’esame ai polmoni deve divenire una routine come quello del sangue. Il Covid-19 ha riportato l’attenzione sui polmoni: organi discreti dei quali è troppo facile dimenticarsi».

Questo il messaggio a cittadini e istituzioni lanciato dalla Società Italiana di Pneumologia per il XXIII Congresso presso la città di Catania – all’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale – tra il 5 e il 7 novembre.

Quando si cominciano a sentire i primi sintomi – continua Richeldipuò essere già troppo tardi. Sia che si tratti di un tumore ai polmoni – uno dei grandi killer del nostro tempo – od una delle piú di 200 patologie che possono colpire l’apparato respiratorio.

Una diagnosi tardiva può pregiudicare la capacità del polmone di guarire infliggendo danni permanenti ove non minacciando direttamente la vita della persona”.

Spiega a sua volta Carlo Vancheri, professore ordinario e direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia presso il Policlinico universitario di Catania e presidente della Società italiana di pneumologia:

«Rispetto agli altri organi del corpo, i polmoni sono costantemente esposti al mondo esterno, perché nell’aria che respiriamo non c’è solamente il prezioso ossigeno, ma sono presenti anche inquinanti atmosferici, virus, batteri, allergeni, muffe, polveri sottili e altre particelle estranee»

L’ambiente e l’impatto della qualità dell’aria sulla salute del polmone e la prevenzione delle malattie respiratorie è stato, perciò, uno dei temi cardini del Congresso.

Con l’occasione, FIPFederazione Italiana della Pneumologia ONLUS con le Associazioni Scientifiche AIPO – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – e SIP – Società Italiana di Pneumologia, supporterà un progetto di piantumazione che prevede la messa a dimora di un totale di 300 alberi a Catania e Bari con l’obiettivo di:

  • riqualificare l’ambiente e valorizzare il territorio;
  • trasformare luoghi abbandonati o inutilizzati in aree riqualificate, destinate a diventare polmoni verdi e spazi di aggregazione a disposizione della collettività;
  • migliorare l’aria che respiriamo perché un solo albero può compensare la produzione di 700 kg di CO2.

L’iniziativa vedrà coinvolta anche Legambiente nel piantare i 300 alberi nel lasso di tempo compreso tra il Congresso di Catania a quello organizzato il 9 giugno 2023 a Bari dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).

Senza aria pulita, prevenzione sui luoghi di lavoro e a casa e controlli periodici, conclude la Società italiana di Pneumologia, le malattie respiratorie sono destinate ad aumentare.

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