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Vincenzo Romano, CISL Medici: “Su concorsi truccati al Policlinico di Palermo abbiamo fiducia nella magistratura”

Incarichi di ricercatore universitario affidati ad amici e parenti. Nulla di nuovo sotto il sole, se non fosse per il fatto che questa volta qualcuno ha voluto puntare i riflettori, della luce del sole, scoperchiando la vicenda.

Di Melania Sorbera

La questione è al centro dell’indagine del N.A.S., Nuclei Antisofisticazione e Sanità, dei carabinieri, grazie ad una denuncia presentata a maggio del 2019 da un medico del reparto di Chirurgia toracica del Policlinico Giaccone di Palermo. Il medico che ha inoltrato la denuncia ha lavorato a fianco di Gaspare Gulotta, 71 anni, originario di Santa Margherita Belice, adesso in pensione, ex direttore del Dipartimento di Chirurgia di discipline chirurgiche, oncologiche e stomatologiche del Policlinico, finito agli arresti domiciliari insieme alla figlia Eliana Gulotta, chirurgo in servizio al Civico. il gip Donata Di Sarno ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici per altri undici indagati, tra i quali il figlio Leonardo.

Appena nove mesi fa a Gulotta era stato assegnato un riconoscimento di prestigio a coronamento della sua attività lunga oltre 40 anni. “Esprimiamo piena fiducia nella magistratura e attendiamo il decorso delle indagini – dichiara Vincenzo Romano componente della segreteria nazionale della Cisl Medici ci muoviamo sempre a tutela e a garanzia dei lavoratori, a tutti i livelli“. Una bufera che non si ferma, si indaga adesso sull’assunzione in Chirurgia di Giorgio, figlio dell’onorevole Saverio Romano. “Da parte mia non è mai stata formulata alcuna richiesta all’allora primario Gulotta. Al contrario le richieste di personale da assumere per l’emergenza covid sono state sempre formulate direttamente dai reparti attingendo all’elenco trasmesso dall’AOU Policlinico “G. Martino”, azienda capofila per la procedura di reclutamento speciale di personale per la gestione dell’emergenza covid“, dichiara il commissario straordinario del Policlinico Alessandro Caltagirone. “Nel caso specifico, come risulta dalla documentazione in possesso agli uffici nonché dagli atti pubblici presenti nell’albo pretorio dell’azienda, il professore Gulotta, in qualità di primario, ha proposto autonomamente il reclutamento di tre dirigenti medici da assegnare alla sua unità operativa sulla base dei profili e delle caratteristiche più appropriate alle esigenze della struttura. Ribadisco pertanto di non avere mai rivolto alcuna segnalazione al professore Gulotta, né averla ricevuta dall’onorevole Romano. Una tesi, peraltro, avvalorata ancor di più da quanto dichiarato pubblicamente in queste ore dallo stesso Saverio Romano sulla circostanza che non vi sarebbe stata alcuna ragione di coinvolgere il sottoscritto dato il rapporto personale esistente tra i due.  

In merito a quanto riportato sulla presunta richiesta di intercedere affinché venissero create due unità operative chirurgiche distinte nell’ambito della chirurgia generale e d’urgenza, preciso che l’eventuale richiesta  – peraltro mai pervenuta da parte dell’On. Romano – sarebbe  stata decontestualizzata e comunque non percorribile in quanto l’atto aziendale, documento che definisce le strutture organizzative dell’azienda, era stato già approvato da me con atto deliberativo del  10 Luglio 2020, e pertanto circa 15 giorni prima del loro incontro,  recependo il Decreto assessoriale n. 164 del 3 Marzo 2020. Nonostante sia amareggiato per queste notizie che ledono la mia immagine, ho l’obbligo morale di rimanere concentrato nel mio ruolo tecnico, avendo il dovere, oggi più che mai, di continuare a lavorare per assicurare la continuità dell’assistenza a favore dei pazienti che si rivolgono alla nostra struttura“.

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