Home » Varese: oltre mille pazienti Covid assistiti in un solo mese nelle strutture dell’ASST Sette Laghi

Più di mille pazienti che sono stati ricoverati negli Ospedali di Varese, di Angera, di Luino, di Tradate e di Cuasso a causa del Covid. 

Potenziata la capacità ricettiva della Terapia Intensiva no-Covid.


Varese, 13 Novembre 2020

Sono più di mille i pazienti affetti da Covid-19 ricoverati e curati nelle strutture dell’ASST Sette Laghi nell’ultimo mese. Più di mille pazienti che sono stati ricoverati negli Ospedali di Varese, di Angera, di Luino, di Tradate e di Cuasso a causa del Covid. 

Pazienti delle nostre zone che hanno trovato l’assistenza e la cura adeguate nei ‘loro’ Ospedali, negli Ospedali del loro territorio.

Nel dettaglio – il dato è aggiornato a ieri – sono 1017 pazienti covid assistiti nell’ASST Sette Laghi a partire dal 12 ottobre scorso, quando la ‘seconda ondata’ ha iniziato a manifestarsi con forza. Di questi mille e più pazienti, oltre 600 sono quelli attualmente ricoverati.

Un risultato straordinario, frutto di uno sforzo organizzativo enorme, che prosegue, con l’obiettivo di continuare a dare assistenza e cura a tutti colori che ne avranno bisogno.

Nell’attuale situazione di emergenza, la sfida in cui è impegnata l’ASST Sette Laghi non è solo quella di dilatare la propria capacità ricettiva per far fronte alla necessità di ricoverare moltissimi pazienti colpiti dal Covid-19.

Una sfida altrettanto ardua ma importantissima – tiene a sottolineare il Direttore Generale dell’ASST dei Sette Laghi, Gianni Bonelli è quella di tornare il prima possibile e il più possibile ad offrire una risposta completa a tutte le altre esigenze di salute“.

Il riferimento è principalmente all’ambito chirurgico, tenuto conto che l’attività ambulatoriale è attualmente erogata ad un livello pari a circo l’80% di quella offerta a regime. Sul fronte degli interventi chirurgici, invece, dal 26 ottobre scorso l’ASST ha sospeso la chirurgia elettiva, garantendo gli interventi in urgenza ed emergenza e quelli non procrastinabili.

Ma non basta, è prioritario per noi ridurre la durata di questa sospensione e nel frattempo ampliare il più possibile l’attività chirurgica erogabile pur in questo contesto di emergenza senza precedenti“.

Un primo, significativo passo in questa direzione è stato compiuto proprio in questi giorni: ieri sono stati occupati i primi 10 posti letto dei 18 di terapia intensiva allestiti nel blocco operatorio dell’Ospedale di Circolo in aggiunta a quelli già attivi. Non si tratta però di 10 pazienti covid in più rispetto ai 40 già ricoverati nelle terapie intensive del primo piano, ma di una parte di questi. Grazie a questo spostamento, se da un lato si mantiene un margine di posti letto di terapia intensiva da destinare ai pazienti covid pari a 8, dall’altra si stanno recuperando altri 4 posti letto di rianimazione da destinare alle altre patologie, potenziando la capacità dell’Ospedale di Circolo di ricoverare e operare pazienti no covid.

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