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Vaiolo scimmie, ad oggi 8 casi in Italia. “Pandemia improbabile”

Per il sottosegretario Sileri non c’è motivo di allarmarsi. Medex News approfondisce il tema

Non c’è motivo di allarmarsi eccessivamente: a oggi in Italia vi sono otto casi confermati“. Lo ha detto il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ai microfoni di Radio Cusano Campus rispondendo ad alcune domande sulla diffusione del vaiolo delle scimmie.

La posizione rassicurante di Sileri sulla malattia è stata anche ribadita dal responsabile dell’UOC Sanità animale Asp Catania,  Francesco La Mancusa, nel corso della trasmissione Medex News condotta da Valeria Maglia e andata in onda su Medical Excellence TV.

Il sottosegretario Sileri ha voluto sottolineare la diversità tra il vaiolo delle scimmie e la Sars-Cov-2, “a partire dal fatto che non si trasmette per via aerea, e per questo motivo è molto improbabile che si crei una pandemia analoga a quella da Covid“.

Ha proseguito il sottosegretario:

Deve essere chiara la definizione di contatto stretto perché negli ultimi anni siamo stati abituati a pensare ai contatti stretti in relazione al Covid, ma con il vaiolo delle scimmie è completamente diverso. In questo caso, si parla di contatto stretto quando avviene uno scambio di fluidi o secrezioni corporee, come durante i rapporti sessuali. Tuttavia non vi è un legame tra il contagio e l’orientamento sessuale delle persone e, soprattutto, i rapporti sessuali non sono gli unici contatti stretti che possono determinare trasmissione di fluidi corporei“.

Il vaiolo delle scimmie è una patologia nota dal 1970, “di cui conosciamo i sintomi e la cui diffusione tende ad autolimitarsi, proprio per la natura stessa della patologia”, ha concluso Sileri.

Vaiolo delle scimmie in Italia

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