Siglato protocollo dall’Assessore regionale della Salute e il Presidente dell’Ordine dei medici di Palermo. Presente alla firma anche il Presidente Cao Messina Giuseppe Renzo, coordinatore regionale delle Commissioni albo odontoiatri.
Palermo, 8 Gennaio 2021
In Sicilia anche i medici liberi professionisti e odontoiatri iscritti ai rispettivi albi saranno chiamati su base volontaria alla somministrazione del vaccino anti Covid e a riceverlo in via prioritaria. Il via libera è arrivato stamattina dalla Regione grazie ad un protocollo siglato dall’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza e il Presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, in rappresentanza degli Omceo siciliani. Presente alla firma anche il Presidente Cao Messina Giuseppe Renzo, coordinatore regionale delle Commissioni albo odontoiatri.
L’intesa stabilisce le modalità di vaccinazione e di reclutamento dei professionisti vaccinatori.
“Se l’obiettivo è incrementare il numero di hub vaccinali e distribuire prima possibile in modo capillare il vaccino da destinare alla collettività – ha spiegato il Presidente Amato – era necessario un riscontro formale che includesse tutti i medici iscritti e gli odontoiatri. Grazie al lavoro sinergico con gli altri Ordini provinciali le dosi vaccinali disponibili saranno ridistribuiti secondo un unico criterio in tutta la Sicilia. Senza disparità, le modalità saranno commisurate al rischio concreto di esposizione al contagio”.
Ogni Ordine provinciale provvederà a stilare due elenchi (albo medici e albo odontoiatri) di prenotazione degli iscritti per ricevere o somministrare il vaccino. Le due liste saranno pubblicate nei rispettivi siti istituzionali e inviate all’Asp di competenza.
“La professione odontoiatrica è tra quelle più a rischio contagio per la natura stessa dell’attività. Pur adottando ogni cautela e protezione, difficile eliminare del tutto il pericolo di infezione”, ha sottolineato il Presidente Renzo ringraziando poi i presidenti di tutte le Cao provinciali per il loro supporto e l’Assessore Razza “per aver compreso tale rischio e accolto le richieste degli odontoiatri con la firma di questo protocollo”.
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