Di Valeria Maglia
Pare che la scelta di contenitori di vetro per conservare le pietanze e per l’acqua minerale, l’olio e il vino, possa aiutare a mantenere basso il livello di nichel nell’alimentazione quotidiana, in modo da agevolare chi soffre di allergia al nichel e non solo.
“Teniamo basso il nichel col vetro. Le allergie da nichel sono frequenti e spesso legate al cibo. Se scegliamo contenitori in vetro per conservare le pietanze e per commercializzare alimenti e bevande aiutiamo l’organismo a tenere basso il nichel il cui tetto pro-capite è stato fissato, come dose giornaliera tollerabile, dal Consiglio Sicurezza Alimentare a 0,28 microgrammi“. Ad affermarlo è Giorgio Calabrese, nutrizionista e docente alle università di Alessandria e Federico II di Napoli.
“Il contenuto di nichel è maggiore se un alimento simbolo del made in Italy come l’olio extravergine è conservato in latta o nelle bag-in-box. Per una longevità di qualità mi auguro – ha detto il nutrizionista – di poter trovare sugli scaffali sempre più vetro e meno plastica. Occhio perciò ai prezzi-civetta e alle offerte da discount: a volte – ha aggiunto Calabrese – il prezzo degli alimenti viene abbassato perché anche il contenitore non è di pregio. E ogni volta che assumiamo cibo ossidato, diamo un insulto a tutte le pareti delle cellule perché i perossidi entrano ovunque e ossidano anche il nucleo delle cellule e quindi il Dna“.
Dunque occorre fare attenzione soprattutto se siete allergici perché la concentrazione del nichel, un metallo allergenico e tossico, risulta maggiore nei campioni conservati nella latta e nel bag-in-box, mentre quella dello zinco, un micro-elemento essenziale, presente in svariati enzimi, risulta maggiore nel vetro verde Uvag.
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