Hanno aderito tutte le oltre 700 strutture della Lombardia, Lazio, Puglia, Campania e Sicilia contro i tagli che l’attuale governo nazionale intende operare ai rimborsi agli ospedali e alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate risultanti dallo schema di Decreto sul Nomenclatore Tariffario e sui nuovi Lea recentemente proposti. Anmed – Associazione Nazionale di Medicina e Diagnostica, ha infatti chiesto agli associati e non di esprimere parere negativo durante la Conferenza Stato-Regioni che avrà come oggetto questo tema.
“Reputiamo – spiga Elisa Interlandi, Presidente ANMED, che i tagli operati, colpiranno irrimediabilmente la sanità pubblica e peggioreranno la situazione delle lunghe liste di attesa, rendendo impossibile l’erogazione di qualsiasi servizio sanitario.
L’applicazione del nuovo Nomenclatore Tariffario porterà al fallimento delle Strutture sanitarie private accreditate e, soprattutto, dei Laboratori di analisi con conseguenze gravissime quali la chiusura, la svendita delle stesse ed il licenziamento dei dipendenti.
Tutto ciò distruggerà la sanità, ma soprattutto infliggerà ai cittadini il costo delle prestazioni poiché cancellerà tutti gli erogatori.
Serve, pertanto, un intervento politico per definire un tavolo tecnico di confronto che inviti le categorie coinvolte a stabilire congiuntamente un tariffario equo che conferisca dignità alla Professione Medica e ai cittadini che devono aver garantito il diritto alla salute”.
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