Spondiloartriti: il ritardo nella diagnosi ancora oggi rappresenta un grave ostacolo al decorso della malattia. Si stimano in media 7-8 anni per arrivare ad una corretta diagnosi (Dati EMAS- European Map of Axial Spondyloarthritis).
Per supportare chi soffre di spondiloartriti assiali e alzare il livello di attenzione su segni e sintomi riconducibili a questa patologia spesso sottovalutati, parte la campagna di sensibilizzazione “Mal di schiena da incubo” promossa da Novartis con il patrocinio delle associazioni pazienti.
Si svilupperà principalmente sulla Rete tramite una campagna digital, una sezione dedicata sul sito www.saichelasa.it, i canali Facebook e Instagram e un programma di esercizi pensati per il benessere della schiena a cura di ‘Postura da Paura’
Origgio (VA), 31 maggio 2021
Mal di schiena, come combatterlo? Attraverso una corretta informazione, una cura adeguata e l’aiuto dalla ginnastica posturale! Al via oggi la Campagna di sensibilizzazione “Mal di schiena da incubo” promossa da Novartis con il patrocinio delle associazioni pazienti e in collaborazione con Postura da Paura.
Se soffri di mal di schiena cronico, non sei solo. Più dell’80% delle persone sperimenta mal di schiena nel corso della loro vita.1 I fattori che causano dolore possono essere diversi, ma i sintomi spesso sono gli stessi. Ecco perché le persone con mal di schiena cronico potrebbero non essere diagnosticate o minimizzare la causa sottostante del dolore, ma esistono 2 tipi di mal di schiena: quello meccanico e quello infiammatorio.2 Per i pazienti affetti da mal di schiena, è importante distinguere l’eziologia del dolore infiammatorio da quella del dolore meccanico.2 La sinergia con il medico di medicina generale per identificare la causa del mal di schiena è importante perché può indirizzare verso lo specialista di riferimento: il reumatologo, che può identificare la patologia, velocizzare il percorso diagnostico-terapeutico, migliorare la gestione del dolore e ridurne così l’impatto sulla qualità di vita.
La campagna vuole sensibilizzare proprio sul mal di schiena infiammatorio, una patologia sottodiagnosticata e spesso invalidante, che colpisce circa 1 adulto su 5 (il 20% della popolazione adulta soffre di mal di schiena che dura per più di 3 mesi)3. Spesso compare prima dei 40 anni ed è caratterizzato da: persistenza del dolore per 3 o più mesi, rigidità mattutina che migliora con il movimento o con l’esercizio fisico, dolore intermittente alle natiche.4 I sintomi peggiorano con il riposo, si intensificano specialmente al mattino o durante la notte5. Questo disagio può influire sulla qualità del sonno ed è uno dei motivi per cui molte persone con mal di schiena infiammatorio presentano anche disturbi del sonno6 .
L’esercizio fisico, se praticato con costanza e con i giusti movimenti può essere un beneficio. Per questo Novartis, in collaborazione con Postura da Paura, ha realizzato una serie di video pensati appositamente per chi soffre di mal di schiena. Sui canali social Facebook @Saichelasa e Instagram @Saichelasa, un nuovo video a settimana con consigli ed esercizi da svolgere comodamente da casa contro questa patologia. L’esperta e fondatrice di Postura da Paura, Sara Compagni, farà da guida nella conduzione degli esercizi del “Programma da incubo”. Inoltre, nella sezione dedicata alla campagna sul sito www.saichelasa.it è possibile trovare informazioni utili, consigli pratici e un importante test di valutazione dei sintomi del mal di schiena.
“Mal di Schiena da incubo” è patrocinata dalle principali Associazioni di Pazienti, APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, AMRER – Ass. Malati Reumatici Emilia-Romagna, ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici e ONDA – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.
“Progetti come questi sono molto importanti perché aiutano ad aumentare il livello di informazione sulla patologia, ma allo stesso tempo possono fornire dei validi strumenti in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Intervenire precocemente nelle malattie reumatiche significa non peggiorarne il decorso ed è importante non sottovalutare i sintomi della malattia e rivolgersi con tempestività al proprio medico, che può indirizzare verso lo specialista di riferimento, il reumatologo”, ha affermato Antonella Celano, Presidente APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare.
Tra i problemi dei pazienti che soffrono di mal di schiena infiammatorio sicuramente la difficoltà di arrivare ad una diagnosi rappresenta uno dei maggiori ostacoli e, spesso, questa arriva dopo che la malattia ha già causato danni irreparabili. Un altro fattore di peso è inoltre rappresentato dalla scarsa informazione sulle malattie reumatologiche in generale.
“Spesso nella mentalità comune il mal di schiena viene erroneamente confuso con un dolore collegato all’età, quando invece è una patologia sistemica che non riguarda solo gli anziani, ma anche giovani e persone nel pieno della vita lavorativa. Fondamentale diventa quindi anche il ruolo del medico di famiglia, nel saper individuare i sintomi e indirizzare il paziente nel modo corretto. La stessa collaborazione tra paziente, medico di medicina generale e reumatologo diventa un punto cruciale del percorso di cura: stiamo andando verso un’assistenza integrata, che possa prendere in carico il paziente a 360°, affinché diagnosi corrette e precoci nonché trattamenti adeguati impediscano conseguenze articolari” ha affermato Silvia Tonolo, Presidente ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici.
“Una regolare attività fisica è di grande aiuto perché contribuisce a migliorare il benessere generale delle persone con malattie croniche, tra cui le malattie reumatiche e il mal di schiena infiammatorio. Fare i giusti movimenti fa stare bene sia mentalmente che fisicamente. L’esercizio fisico regolare potenzia le nostre articolazioni, diminuisce la perdita di osso e può essere utile nel controllo del dolore” ha ricordato Daniele Conti, direttore AMRER – Ass. Malati Reumatici Emilia-Romagna.
“Ascoltare i bisogni dei pazienti ed essere al loro fianco con risposte concrete è sempre stata una priorità per Novartis. Poichè il mal di schiena infiammatorio può avere un impatto significativo sulla vita delle persone dal punto di vista fisico, psicologico e sociale, e alla lunga può portare anche alla disabilità, è importante sostenere chi ne soffre nella scelta di un piano di gestione adeguato assieme al proprio medico.” ha affermato Daniela Della Monica, Head of Franchise Immunology, Epatology and Dermatology Novartis. “Mal di schiena da incubo” si inserisce in un più ampio progetto di comunicazione che ci vede impegnati per sensibilizzare e mantenere alta l’attenzione su patologie ancora troppo spesso sottodiagnosticate proprio come il mal di schiena infiammatorio”.
Bibliografia:
1. Freburger JK. Et al.; Arch Intern Med. 2009; 169(3): 251-258.
2. Strand V. et al.; Mayo Clin Proc. 2017 Apr;92(4):555-564.
3. Airaksinen O, et al. Capitolo 4. European guidelines for the management of chronic nonspecific low back pain. Eur Spine J. 2006;15(Suppl. 2):S192-S300.
4. Lassiter W. et Allam. AE.; https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK539753/. Ultimo aggiornamento Luglio 2020.
5. Weisman MH. Rheum Dis Clin North Am. 2012; 38(3): 501-512.
6. Heffner KL et al.; Clin J Pain. 2011 January ; 27(1): 35-41.
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