Sinusite: si stima che in Europa circa il 5-10% della popolazione ne sia affetta. Ne parliamo a “Prima Pagina Salute” con il professore Luigi Maiolino, presidente della Società Italiana di Foniatria e Logopedia, professore di Audiologia dell’Università di Catania.
SINUSITE: QUALI SINTOMI E QUALI RIMEDI
La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, le cavità inserite nello spessore delle ossa craniche, a livello della radice del naso e al di sotto delle sopracciglia. Queste strutture anatomiche comunicano con il naso attraverso gli osti, cioè dei piccoli condotti che consentono il passaggio nel naso del muco prodotto dalla mucosa che riveste i seni.
Le cause alla base della sinusite sono diverse e comprendono: reazioni allergiche, difetti anatomici dei seni paranasali, come la deviazione del setto nasale, polipi nasali, traumi del volto e patologie dei denti dell’arcata superiore. In molti casi, il motivo all’origine dell’infiammazione dei seni paranasali è un’infezione batterica, virale o micotica delle vie aeree superiori, come raffreddore, influenza e sindromi parainfluenzali o del cavo orale.
Quali sono i sintomi della sinusite?
La sinusite causa tipicamente dolore al volto, congestione nasale, rinorrea purulenta, cefalea, tosse con catarro, riduzione del gusto e dell’olfatto, malessere generale e febbre. La diagnosi viene formulata sulla base della valutazione clinica, dell’esame endoscopico e della tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale. Decongestionanti, spray nasali a base di corticosteroidi ed applicazioni di calore umido possono contribuire ad alleviare i sintomi.
Il trattamento delle sinusiti batteriche è basato, invece, sull’antibioticoterapia. Sebbene la maggior parte dei raffreddori si risolva nel giro di pochi giorni talvolta questo banale disturbo può tramutarsi in sinusite (0,5 -2% dei casi). I germi possono infatti infiammare i seni aumentando la produzione di muco e ostruendo il flusso aereo. Si entra così in un circolo vizioso dove la sovraproduzione di muco da parte della membrana che riveste i seni mantiene l’occlusione degli orifizi.
Aggiungi un commento