Sabato 20 febbraio a Palermo gli Ordini dei medici siciliani celebrano tutti i camici bianchi che in Sicilia hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione.
Toti Amato, Presidente Omceo Palermo: “Un impegno alla memoria dei nostri medici deceduti che passa dalle mura di una Cappella”
Palermo, 17 Febbraio 2021
In occasione della Giornata nazionale dei camici bianchi dedicata alle vittime del Covid, nel rispetto delle attuali disposizioni, sabato 20 febbraio dalle 11 alle 13 a Villa Magnisi (via Rosario da Partanna 22-Palermo), gli Ordini dei medici siciliani celebrano tutti i camici bianchi che in Sicilia hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione.
Ai medici deceduti sarà dedicata la Cappella e il Sacrario della Villa, sede dell’Ordine, come “impegno di memoria che passa attraverso le mura simboliche di una Cappella e un Sacrario per dare un nome e un luogo a ciò che è successo e perché non accada più”, ha detto il Presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo Toti Amato, membro della Fnomceo.
Tra i tanti ospiti, oltre ad Amato e i Presidenti Omceo siciliani, alla cerimonia partecipano il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (in video messaggio), il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, i senatori Davide Faraone e Urania Giulia Papatheu. Presenti anche il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il sindaco del capoluogo Leoluca Orlando, il Presidente vicario della corte d’appello di Palermo Fabio Marino e l’Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, gli Assessori regionali della Salute e della Formazione, rispettivamente Ruggero Razza e Roberto Lagalla, il rettore dell’Unipa Fabrizio Micari e il questore di Palermo Leopoldo Laricchia.
Nel corso della giornata celebrativa saranno donate cinque targhe di ringraziamento per le buone pratiche adottate durante l’emergenza Covid-19.
La commemorazione si chiude con l’intervento del Presidente della Società italiana di storia della medicina, Adelfio Elio Cardinale, sul tema “Il valore della storia della medicina” e una visita alla Cappella e al Sacrario.
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