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Seicento panettoni donati alle famiglie disagiate di Siracusa

Come da anni ormai la Consulta civica di Siracusa si fa promotrice della produzione e distribuzione solidale di 600 panettoni alle famiglie e ai bambini disagiati della provincia.

di Melania Sorbera

L’iniziativa partita qualche settimana fa è stata resa possibile grazie alle associazioni aderenti, tra queste la Croce Rossa Italiana, l’Associazione nazionale Carabinieri, il SIULP, l’Associazione Archè, l’Associazione Ambiente e Salute, l’Associazione Medea, l’Agesci Siracusa 9, “Vigili del fuoco in congedo”, “Carovana Clown”, ASPET, ASD Milone, ASD Siracusa Altletica, il “Centro di solidarietà delle Opere”, “I Gatti di Aretusa” e “Wonders@mmy”.

Queste associazioni contribuiscono attraverso la disponibilità di forza lavoro e della rete di volontariato che si occupa della distribuzione. “I panettoni sono fatti in casa da un gruppo di mamme volontarie che si riuniscono come ogni anno in corrispondenza di queste ricorrenze per realizzare i panettoni, le calze per la Befana, le uova di Pasqua. Anche in questa occasione – spiega Damiano De Simone, presidente della Consulta civica di Siracusa – a coordinare l’attività delle mamme c’è Katiuscia Schiavo. La materia prima per la produzione dei panettoni e gli spazi per infornarli sono, invece, offerti da alcuni commercianti: Dolce distribuzioni, il panificio Campisi, il panificio Gentile e il Bar Adda. Questa iniziativa difende il diritto alla felicità dei bambini, un diritto riconosciuto dalla Convenzione ONU sui Diritti per l’infanzia“. La Convenzione è stata ratificata dall’Italia nel ’91 e sancisce, per la prima volta, l’uguaglianza di tutti i bambini nei 194 Stati aderenti. Alcuni di questi diritti sono: quello alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione, al gioco e alla gioia, secondo il principio di non discriminazione e nel loro superiore interesse. “E’ un’iniziativa che fa emergere la nostra sensibilità nei confronti di bambini. Nei bambini noi intravediamo il futuro e non è una frase fatta – continua Damiano De Simone -. La nostra intenzione è quella di avviare un percorso pedagogico attraverso cui costruire i presupposti del senso civico e delle buone pratiche. L’ambiente dell’associazionismo per loro può essere un esempio di scuola. I bambini vanno a scuola seguendo le lezioni del loro percorso scolastico ordinario la mattina, di pomeriggio imparano dal mondo dell’associazionismo la scuola di cittadinanza, dove si sviluppa il senso di solidarietà, il senso civico, il concetto di uguaglianza e pari opportunità, di equità, il concetto di mutuo soccorso, ci si riconosce anche soggetti economici e portatori di valore aggiunto per la comunità“.

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