Home » SARS-CoV-2: super cellule contro la polmonite

Un trattamento rivoluzionario per curare i pazienti con polmonite da SARS-COV-2, con infusione di cellule che guariscono l’infiammazione. L’importante studio nazionale che parte da Modena e coinvolge altri 6 centri italiani. Ne parliamo con Giovanna D’Amico, responsabile dell’unità di Immunologia e di terapia cellulare del centro di ricerca Tettamanti, di Monza.


STUDIO RESCAT: DI COSA TRATTA?

Lo studio RESCAT rappresenta un’importante iniziativa multicentrica coordinata, coinvolgendo diverse istituzioni e ospedali italiani.

Tra i partecipanti, troviamo l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, gli ospedali Meyer e Careggi di Firenze, il Policlinico irska grande di Milano insieme all’Ospedale COVID di Milano Fiera, l’Ospedale San Gerardo di Monza in sinergia con il Centro di Ricerca Tettamanti e l’Università Milano Bicocca, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e l’Azienda Ospedaliera di Vicenza. Un’importante collaborazione che mira a condurre un ampio studio sulla cura dei pazienti affetti da polmonite da SARS-CoV-2.

CURA DA SARS-COV-2: L’EFFICACIA DELLE CELLULE MESENCHIMALI STROMALI

La polmonite da SARS-CoV-2 rappresenta una grave complicanza nei pazienti affetti da COVID-19. Tuttavia, uno studio innovativo si concentra sull’utilizzo delle cellule mesenchimali stromali come un potenziale trattamento per spegnere l’infiammazione polmonare e ridurre le conseguenze fatali.

Le cellule mesenchimali stromali si sono dimostrate potenti antinfiammatori naturali con un’attività modulatoria. Il Centro di Ricerca Tettamanti presso l’Ospedale San Gerardo di Monza ha condotto uno studio rivoluzionario che ha dimostrato come l’infusione di queste cellule, ottenute dal midollo osseo, abbia ridotto l’infiammazione e migliorato la risposta nei pazienti affetti da malattia del trapianto verso l’ospite o graft-versus-host disease (GvHD).

Questi risultati promettenti hanno spinto diversi ricercatori e medici a unirsi in una rete di ospedali per valutare l’efficacia delle cellule mesenchimali nel trattamento dell’infiammazione polmonare nei pazienti con polmonite da SARS-CoV-2.

CURA DA SARS-CO-2: QUANDO PARTIRÀ LO STUDIO RESCAT?

Lo studio RESCAT non è ancora iniziato, ma partirà a breve. Sarà un’opportunità per coinvolgere pazienti affetti da polmonite da SARS-CoV-2 che si trovano in terapia intensiva o subintensiva presso l’Ospedale San Gerardo di Monza. I pazienti idonei devono presentare la polmonite da COVID-19 come unica condizione e non devono avere comorbidità o altre malattie croniche significative, come il diabete.

L’età dei pazienti selezionati sarà compresa tra i 18 e gli 80 anni. Questi criteri di selezione mirano ad includere pazienti fisicamente sani, al fine di valutare l’efficacia delle cellule mesenchimali stromali nel trattamento specifico della polmonite da COVID-19.

CI SONO POSSIBILI IMPLICAZIONI DELLO STUDIO RESCAT SU ALTRE AZIENDE OSPEDALIERE

Una volta disponibili i risultati dello studio RESCAT, potrebbe esserci un potenziale per condividere tali informazioni con altre aziende ospedaliere interessate. Se i risultati dimostrano un’efficacia significativa delle cellule mesenchimali nel trattamento dell’infiammazione polmonare da COVID-19, potrebbe aprirsi la strada all’utilizzo di questo approccio terapeutico in un’ampia fetta della popolazione. La diffusione dei risultati potrebbe contribuire a migliorare le opzioni di trattamento disponibili per i pazienti affetti da polmonite da SARS-CoV-2.

CURA DA SARS-COV-2: QUAL’È L’OBIETTIVO DELLO STUDIO RESCAT?

L’obiettivo del nostro studio è. quello di valutare la sicurezza e l’efficacia delle cellule mesenchimali nel trattamento della polmonite da COVID. Essa rappresenta una sfida significativa, considerando l’assenza di una cura specifica per il virus. Attualmente, vengono utilizzati antivirali, antinfiammatori e anticoagulanti per gestire i sintomi e le complicanze. Tuttavia, l’infusione di cellule mesenchimali offre nuove prospettive terapeutiche.

Il nostro studio, attualmente in corso, si focalizza sulla fase 1-2 per valutare la fattibilità e la sicurezza dell’infusione di cellule mesenchimali nel trattamento della polmonite da COVID. Saranno arruolati 40 pazienti, di cui 20 non riceveranno il trattamento a fini di controllo. Questa prima fase dello studio verrà condotta su piccola scala per poi essere ampliata con un numero maggiore di pazienti, se l’efficacia e l’assenza di tossicità saranno dimostrate.

l nostro studio costituisce una base importante per l’utilizzo delle cellule mesenchimali stromali nel trattamento della polmonite da COVID in vari centri medici. È fondamentale produrre queste cellule in officine autorizzate dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Fortunatamente, in Italia, ci sono già cinque officine autorizzate in grado di produrre milioni di cellule mesenchimali. Inoltre, potrebbero essere coinvolte altre “cell factory” per aumentare la produzione e mettere queste cellule a disposizione della popolazione.

COVID SICUREZZA DELL’INFEZIONE DA POLMONITE NEI PAZIENTI

L’infezione da polmonite nei pazienti affetti da COVID è una condizione complessa da gestire. Attualmente, non esiste una cura specifica per il virus e vengono utilizzati farmaci antivirali, antinfiammatori e anticoagulanti. Tuttavia, l’uso di farmaci immunodepressivi può comportare il rischio di sovrainfezioni batteriche o fungine.

Al contrario, le cellule mesenchimali hanno dimostrato di non sopprimere completamente la risposta immunitaria, mantenendo intatta la risposta antivirale. Ciò rappresenta un vantaggio significativo, poiché evita effetti collaterali indesiderati e inibisce direttamente l’infiammazione senza compromettere l’intero sistema immunitario.

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