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Sanità digitale, Amato: “Ripartire dalla telemedicina e dal PNRR”

Omceo Palermo al Senato per gli Stati generali sull’ingegneria dell’informazione. Toti Amato: “Mi auguro che il progetto nazionale di telemedicina sperimentale “Trinacria” non resti un semplice progetto pilota”.

Palermo, 4 marzo 2022 

Gli Ordini dei medici sono ormai organi sussidiari dello Stato, come tali saranno impegnati nella sfida di una sanità digitale capace di coniugare la progettualità necessaria pensata per un graduale ritorno alla normalità post covid in uno scenario di profonda trasformazione del Servizio sanitario nazionale. In tale contesto, Federazione e Ordini territoriali sono chiamati a un processo di transizione digitale in grado di orientare lo sviluppo degli aspetti organizzativi del Sistema sanitario regionale e nazionale perché si attivi un vero miglioramento della qualità dei servizi assistenziali e di sostenibilità sociale ed economica.

Se i presupposti irrinunciabili sono il presidio dell’equità del sistema salute e la restituzione della centralità dei bisogni di cura della persona e della professione medica, il primo strumento per ripartire non può che essere la telemedicina e lo sviluppo tecnologico di tutte le sue articolazioni, dalla teleradiologia e teleassistenza domiciliare, alla telecardiologia, telepatologia e teledermatologia, fino alla teleriabilitazione.

Il progetto nazionale di telemedicina sperimentale “Trinacria” realizzato nel 2017 per la prima volta in Sicilia, quale regione capofila per le regioni del Sud, ha manifestato i benefici chiari sin dall’inizio soprattutto per i pazienti affetti da patologia cronica e multimorbidità: meno spostamenti per i pazienti fragili, meno costi, equità di accesso all’assistenza e alla specialistica ambulatoriale, ma anche alla circolarità delle conoscenze grazie alla formazione da remoto. Nei fatti, abbiamo dato concretezza per la prima volta in Italia alla definizione di telemedicina descritta dall’Oms come l’”Erogazione di servizi di cura ed assistenza in situazioni in cui la distanza è un fattore critico”, ponendo giustamente l’accento sul concetto di “distanza”, che è la vera parola-chiave.

Grazie alle visite da remoto abbiamo ottimizzato l’assistenza, soprattutto in emergenza-urgenza, nelle aree più disagiate di alcuni paesi montani e isole minori. Territori obiettivo del progetto perché distanti oltre 60 minuti dalla più vicina struttura ospedaliera e per le forti criticità: popolazione fragile e vulnerabile, per lo più anziana; collegamenti con i grandi centri abitati difficili e poco praticabili, soprattutto d’inverno.

Ieri il Ministro per l’innovazione tecnologica Colao in Conferenza Stato-Regioni ha illustrato il Fascicolo sanitario elettronico, realizzato con i fondi del Pnrr, che diventerà una piattaforma unica nazionale dove consultare i propri dati sanitari o accedere ai servizi sanitari digitali come la telemedicina. Le risorse destinate alle Regioni serviranno per attivare servizi di telemedicina e servizi aggiuntivi.  Mi auguro che il “Trinacria” non resti un semplice progetto pilota e che in Sicilia si trasformi in una vera strategia di sviluppo per il Ssr attraverso la riprogettazione dell’intera rete dei servizi e investimenti in tecnologia”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, consigliere della Federazione nazionale Fnomceo durante la giornata di lavori su Pnrr, transizione digitale, cybersecurity, sanità digitale e industria 4.0 che si è svolta ieri nella sala Capitolare del Senato nell’ambito degli “Stati generali sull’ingegneria dell’informazione”.

L’evento è stato promosso dalla senatrice Urania Papatheu, presidente dell’intergruppo parlamentare per l’inclusione digitale, in collaborazione con il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) guidato da Armando Zambrano, e il Consiglio operativo Comitato italiano ingegneria dell’informazione (C3I) coordinato da Alessandro Astorino, coordinatore Consiglio.

 

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