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Richiesta deroga Cardiochirurgia pediatrica Taormina: la replica dei genitori

Il Comitato dei genitori della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che da anni lotta per non far chiudere il Centro, replica alla notizia della richiesta di deroga della Regione Siciliana al Ministero della Salute.

Finalmente la Regione Siciliana ha compreso che anche in Sicilia possono coesistere in modo permanente due centri di cardiochirurgia pediatrica, come avviene già in Veneto (a Padova e a Verona) dove la popolazione residente è analoga, ed ha chiesto quanto chiediamo a gran voce da tempo: la Deroga per il mantenimento del CCPM di Taormina, al Ministero della Salute a Roma”.

Lo sostiene il Comitato dei genitori della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina che da anni lotta per non far chiudere il Centro di Taormina.

Dopo anni di battaglia e di continue proroghe, ringraziamo il presidente delle Regione Siciliana, Renato Schifani, per aver accolto l’appello di centinaia di genitori e dei nostri figli e aver finalmente fatto richiesta di deroga al “decreto Balduzzi”, inviandola al Ministero della Salute. Abbiamo sempre sostenuto che a causa della insularità in Sicilia serve tenere il reparto attivo da oltre 10 anni al San Vincenzo di Taormina, accanto alla nuova struttura del Civico di Palermo.

Prendiamo dunque atto con felicità che il Presidente Schifani ha mantenuto l’impegno preso con tutti noi e i nostri figli.

Ringraziamo anche, l’assessore alla Salute Giovanna Volo e Salvatore Iacolino, Direttore del Dipartimenti della Pianificazione strategica e delle Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico e la classe politica che ha sostenuto la nostra iniziativa.

Adesso la palla passa al Ministero a Roma che da sempre si dice concorde nel dare la Deroga e che aspettava solo la richiesta della Regione.

Ci auguriamo dunque sia effettivamente cosi!

Ricordiamo infine che anche sul piano delle risorse finanziarie, le aziende sanitarie a cui afferiscono i due centri hanno già previsto specifiche risorse nei propri bilanci, nell’ambito della relativa programmazione.

E che già nei primi mesi del 2024 i DRG di Taormina hanno ampiamente superato le spese previste. Il CCPM rappresenta una risorsa anche per la Calabria e tutto il Mediterraneo e ci auguriamo che il Ministero possa quanti prima mettere la parola fine alla nostra lunga battaglia”.


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