Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo, con una stima di circa 17 milioni di decessi l’anno. L’impatto del Covid-19 ha provocato un enorme peggioramento. Cosa tenere sott’occhio? Innanzitutto i fattori di rischio. Ne parliamo con Giovambattista Desideri, consigliere SIPREC, Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare e direttore della cattedra di Geriatria, Università degli Studi L’Aquila.
QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI?
Le malattie cardiovascolari riconoscono numerosi fattori di rischio. Tradizionalmente vengono distinti i fattori di rischio modificabili da quelli non modificabili; quelli modificabili sono particolarmente importanti perché abbiamo la possibilità di correggerli al meglio delle nostre possibilità. Faccio riferimento all’ipertensione arteriosa; al fumo di tabacco; all’ipercolesterolemia; alla sedentarietà; all’eccedenza ponderale. Tutti fattori che si prestano ad essere adeguatamente controllati con stili di vita adeguati e con interventi farmacologici mirati.
I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE A CHE ETÀ COMPAIONO?
Per “rischio vascolare” si intende la probabilità di sviluppare una malattia della parete arteriosa. Il rischio deriva da numerosi fattori che agiscono provocando lesioni arteriose. Possono comparire anche molto precocemente. L’obesità, ad esempio, è uno dei più importanti fattori di rischio e noi in Italia abbiamo una prevalenza di obesità nell’età pediatrica e adolescenziale assolutamente importante.
Circa il 30% dei nostri ragazzi, presenta un variabile grado di eccellenza ponderale un 10% è francamente obeso. Anche l’ipertensione arteriosa compare in età adolescenziale. Man mano che passano gli anni compare l’ipercolesterolemia, il diabete mellito e l’abitudine tabagica. Ci troviamo di fronte ad una situazione in cui il controllo del fattore rischio deve cominciare immediatamente.
QUALI SINTOMI DEVONO FAR PENSARE A DEI PROBLEMI CARDIOVASCOLARI?
Tenendo presente che i fattori di rischio cardiovascolari si conoscono già, il problema di fondo qual è? Che quando compaiono questi sintomi, di fatto dovremo sancire il fallimento degli approcci di prevenzione. Noi dovremo evitare la comparsa di questi sintomi.
L’ipertensione arteriosa, l’eccedenza ponderale e il diabete Mellito decorrono in forma del tutto asintomatica. Questo è un problema importante perché il cittadino che non percepisce il peso di un determinato fattore di rischio se ne renderà conto a distanza di 10 – 15 anni di tempo, quando sarà troppo tardi.
Vi possono essere poi estrinsecazioni cliniche a livello cerebrale piuttosto che a livello cardiaco, faccio riferimento agli attacchi ischemici transitori come l’ictus ischemico piuttosto che le cardiopatie. Alla base della malattia cardiovascolare vi è la prevenzione, come l’ultima strofa di un canto che si inizia a cantare nella culla.
QUALI CONTROLLI SI POSSONO EFFETTUARE PER PREVENIRE I FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE?
Gli eventi cardiovascolari sono rappresentati fondamentalmente dalle alterazioni metaboliche, quindi dal diabete Mellito, dall’ipercolesterolemia e dall’aumento della pressione arteriosa. Ovviamente il fumo di tabacco non va controllato ma evitato.
Quando parliamo di controlli abbiamo parametri che devono essere valutati nel corso del tempo: la misurazione della pressione arteriosa, rappresenta il più importante fattore di rischio cardiovascolare perché è straordinariamente diffuso. Abbiamo circa 15 milioni di pazienti ipertesi.
Attualmente sono disponibili dei dispositivi per la misurazione domiciliare assolutamente affidabili e semplici. I parametri metabolici vanno controllati con una frequenza diversa a secondo dell’età. Stesse considerazioni per il diabete Mellito e l’Ipercolesterolemia. È bene, a partire dall’età adulta fare un primo check-up per valutare il profilo di rischio cardiovascolare e a seguire dei controlli che avranno una cadenza più o meno serrata, più o meno prolungata a seconda del risultato di questa prima valutazione.
QUALI SONO I FATTORI MODIFICABILI PER LIMITARE LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI?
Le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili, in quanto riconoscono, accanto a fattori di rischio non modificabili: età, sesso e familiarità, anche fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita: fumo, alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà, spesso a loro volta causa di diabete Sostituire almeno 3-4 volte alla settimana la carne con i legumi.
Limitare o abolire il consumo di bevande alcoliche. Un consumo moderato è tollerabile, e può addirittura contribuite prevenire le malattie cardiovascolari. Occorre poi sottolineare che lo stress incide sul rischio di eventi coronarici poiché porta a modificazioni delle placche aterosclerotiche, di colesterolo, nelle coronarie che possono infine andare incontro a rottura con il rischio che si manifesti un evento ischemico come un infarto.
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