Home » Quale relazione tra polifenoli e Covid-19?

Che relazione esiste tra i polifenoli antiossidanti e il Covid-19, possono essere utilizzati come una “mascherina protettiva”? Ne parliamo con Giampietro Ravagnan, presidente del comitato scientifico di ARTOI, Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate, professore in quiescenza di Microbiologia generale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ricercatore dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR.


COSA SONO I POLIFENOLI?

I polifenoli sono un gruppo di molecole antiossidanti che si trovano in natura in molti prodotti alimentari, tra cui il vino e le sostanze alimentari di antica cultura mediterranea. Le molecole sono state note fin dall’antichità per i loro effetti non solo alimentari, ma anche medicamentosi.

Le molecole hanno una funzione protettiva nei confronti di piante e fiori, evitano un attacco di microrganismi, costituendo delle reti fitoalessine. L’alimentazione umana e animale si sono abituate all’uso di queste molecole.

QUALI SONO I POLIFENOLI?

Tra i polifenoli, c’è la polidatina, un precursore del più famoso resveratrolo, si estrae dalle radici di una pianta orientale chiamata Polygonum cuspidatum, che è una delle piante fondamentali della medicina tradizionale cinese e orientale.

La polidatina è stata oggetto di studio per parecchi anni negli istituti di ricerca e ha dimostrato di avere effetti antinfiammatori e antiossidanti, legando e neutralizzando i radicali liberi dell’ossigeno (ROS), che possono produrre infiammazione cronica e patologie metaboliche. Non ha controindicazioni e da più di dieci anni viene utilizzato dai medici nelle terapie integrate in oncologia.

DOVE SI TROVANO E CHE EFFETTI HANNO

In natura, le molecole naturali chiamate polifenoli si trovano in vari alimenti, in particolare nel vino, nel tè nero e verde, nel cacao e cioccolato fondente, nei frutti di bosco, negli agrumi, nelle ciliege, nel polline, nell’olio di oliva spremuto a freddo, nell’aglio, nella cipolla, nel radicchio, nei cavoli, nei broccoli e nel pomodoro.

La polidatina si trova anche in prodotti alimentari di antica cultura mediterranea. I polifenoli hanno capacità antiossidanti e antinfiammatorie, sarebbero in grado di proteggere le cellule dallo stress ossidativo e avrebbero, tra le altre, proprietà in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo; apportare effetti benefici a livello cardiovascolare, preservare dalla senescenza e arrestare la crescita tumorale.

QUAL È LA RELAZIONE TRA POLIFENOLI E COVID-19?

L’uso di queste molecole è sotto controllo medico ed è stato dimostrato di avere effetti terapeutici contro molte malattie, incluso il Covid-19. La scoperta più recente riguarda la relazione tra i polifenoli e i sintomi del “long Covid”.

Uno studio di collaborazione a livello nazionale di prestigiosi istituti di ricerca italiani, tra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università di Roma e l’Università di Napoli, condotto su migliaia di pazienti che fanno terapie integrate ne ha dimostrato l’effetto contro il Covid-19, rilevando una bassissima incidenza dei sintomi.

Ci sono anche altre esperienze in corso di valutazione che mostrano, allo stesso modo, una più veloce risoluzione della patologia quando si utilizzano i polifenoli sotto controllo medico.

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