Home » Post ictus: il ruolo della logopedia

Afasia e disfagia, disturbi del linguaggio e della deglutizione, sono tra le prime conseguenze maggiormente disabilitanti dell’ictus, quelle che hanno un impatto devastante sulla qualità di vita non solo delle persone colpite ma anche dei loro familiari e caregivers. Come fare a superarli? Ne parliamo con Daniela Fossa, logopedista Ente Ospedaliero Ospedali Galliera di Genova.


POST ICTUS E LOGOPEDIA: L’IMPORTANZA DEL LOGOPEDISTA

Quando si verifica un ictus, sia il disturbo del linguaggio che quello della deglutizione possono insorgere immediatamente dopo l’evento. Questi disturbi rappresentano una sfida significativa per i pazienti e le loro famiglie, in quanto possono influire sulla capacità di comunicazione e sull’assunzione di cibo e liquidi.

In questo contesto, il ruolo cruciale del logopedista diventa evidente perché è in grado di valutare la comprensione del paziente, distinguendo tra disturbi motori e linguistici.

Quando si verificano disturbi del linguaggio, come l’afasia, il logopedista interviene tempestivamente per valutare la comprensione del paziente. Attraverso domande semplici, cerca di capire se il paziente è in grado di comprendere le richieste.

Nel caso di difficoltà nell’espressione, il logopedista valuta se il disturbo è di natura motoria o linguistica, tenendo conto anche delle serie automatiche come contare, che possono essere mantenute nonostante il disturbo.

POST ICTUS E LOGOPEDIA: I DISTURBI DEL LINGUAGGIO E DELLA DEGLUTIZIONE

I disturbi del linguaggio post ictus possono variare notevolmente da paziente a paziente. Alcuni pazienti potrebbero avere difficoltà a chiamare aiuto o a rispondere a domande semplici. La comprensione del linguaggio può essere compromessa, rendendo difficile per il paziente capire e rispondere adeguatamente.

La valutazione di tali disturbi viene solitamente effettuata immediatamente all’arrivo in pronto soccorso, dove il personale medico esegue uno screening iniziale.

La valutazione del disturbo della deglutizione è altrettanto cruciale. Oltre alle implicazioni per la nutrizione, la capacità di deglutire influisce anche sull’assunzione dei farmaci. La gravità può richiedere una nutrizione extra-orale tramite sondino nasogastrico.

Alcuni pazienti possono avere difficoltà a deglutire correttamente, mettendo a rischio la salute delle vie respiratorie. In questi casi, il logopedista valuta se è possibile apportare modifiche alla dieta o se è necessario un intervento più invasivo.

Un paziente che presenta difficoltà nella deglutizione potrebbe non essere in grado di ingerire nemmeno un sorso d’acqua. Pertanto, il logopedista assume un ruolo essenziale nel monitorare e gestire la situazione.

Nelle prime 48-72 ore successive all’ictus, il paziente viene sottoposto a un primo screening per individuare eventuali segnali di disturbi del linguaggio e della deglutizione. Il personale sanitario riceve formazione specifica per riconoscere questi segnali precoci. L’intervento tempestivo del logopedista è fondamentale per garantire una valutazione accurata e avviare il trattamento appropriato.

POST ICTUS: LA VALUTAZIONE DA PARTE DEL LOGOPEDISTA

La valutazione del logopedista si concentra sulla comprensione del linguaggio e sulla capacità di comunicazione del paziente. Domande semplici vengono poste per determinare se il paziente comprende e risponde adeguatamente. Ad esempio, la capacità di rispondere a domande come “Come ti chiami?” o “Stai bene?” può indicare la gravità del disturbo del linguaggio.

Il logopedista deve essere coinvolto immediatamente nel processo di cura del paziente post-ictus. Di solito, le strutture ospedaliere hanno logopedisti disponibili per fornire assistenza specializzata. In casi più complessi, in cui la gravità del disturbo è evidente, il coinvolgimento del logopedista è ancora più cruciale.

Questi professionisti aiutano a identificare gli alimenti e le consistenze più adatte per la deglutizione del paziente, così come le modalità di assunzione dei farmaci.

Il monitoraggio della situazione è un aspetto chiave del lavoro del logopedista. Sulla base delle valutazioni iniziali e delle successive valutazioni, il logopedista adatta e aggiorna il piano di trattamento del paziente.

POST ICTUS E LOGOPEDIA: TRATTAMENTO DEL DISTURBO DEL LINGUAGGIO E DELLA DEGLUTIZIONE

Durante il percorso di cura, il logopedista monitora costantemente il paziente, sia in ambiente ospedaliero che riabilitativo. Le sedute di logopedia si svolgono regolarmente, con cadenza giornaliera o settimanale, a seconda delle necessità del paziente e delle risorse sanitarie disponibili.

Un aspetto fondamentale è il counseling con la famiglia del paziente. Il logopedista fornisce consigli e indicazioni per favorire una comunicazione efficace e per gestire la deglutizione del paziente anche a casa. La depressione può essere un effetto collaterale dell’afasia, pertanto il supporto emotivo è essenziale per il benessere complessivo del paziente.

I benefici del trattamento logopedico possono variare da paziente a paziente. Alcuni pazienti possono fare progressi significativi in pochi mesi, mentre altri potrebbero richiedere più tempo. Il recupero spontaneo della comprensione è generalmente comune a tutti i pazienti, così come il miglioramento della deglutizione grazie al trattamento e al monitoraggio costante.

QUANTO TEMPO OCCORRE PER IL RECUPERO DELLE PROPRIETÀ LINGUISTICHE?

I tempi di recupero non sono facilmente prevedibili e possono variare da persona a persona. Solitamente, si considera un periodo di sei mesi a un anno come un limite massimo per valutare i progressi del paziente, ma non come un limite definitivo.

Durante il percorso di riabilitazione, è importante considerare le necessità sociali ed emotive del paziente. Spesso, questi pazienti sono giovani e desiderano tornare al lavoro, quindi è fondamentale offrire loro un trattamento che permetta di migliorare ulteriormente. La riabilitazione può prevedere diverse modalità, come le sedute di gruppo, che offrono stimoli e supporto sociale.

Inoltre, la durata del trattamento dipende dalle capacità cognitive, dal livello di istruzione e dalla motivazione del paziente. Un paziente motivato e disposto a sperimentare diversi tipi di stimolazione può ottenere risultati migliori. Le sedute di logopedia sono solo una parte del processo di recupero; è essenziale accompagnare il paziente nella vita quotidiana, offrendo consigli su come eseguire esercizi a casa.

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