All’ASL Napoli 2 Nord, di Frattamaggiore, le esperienze positive nella gestione delle patologie croniche sono tante. Tutte sono condotte con strumenti innovativi. Ne parliamo con il manager Antonio D’Amore.
PATOLOGIE CRONICHE: UNA NUOVA PROSPETTIVA NELL’ASSISTENZA SANITARIA
La gestione della cronicità è diventata un elemento cruciale nel campo dell’assistenza sanitaria. L’integrazione tra il territorio e gli ospedali è fondamentale per fornire un supporto continuativo ai pazienti affetti da patologie croniche.
Spesso ci troviamo a parlare di una continuità ospedale-territorio, ma purtroppo in molte realtà italiane questa continuità non viene adeguatamente attuata. Tuttavia, è fondamentale che venga sviluppata una medicina territoriale più presente e attiva per ridurre la pressione sugli ospedali e offrire un trattamento adeguato ai pazienti cronici.
PATOLOGIE CRONICHE: LE SFIDE NELLA GESTIONE DELLA CRONICITÀ
La gestione della cronicità presenta diverse sfide. In primo luogo, occorre integrare i servizi territoriali con quelli ospedalieri per garantire una presa in carico completa dei pazienti. Inoltre, si devono superare le difficoltà di coordinamento tra i vari operatori sanitari e promuovere la condivisione delle informazioni e delle competenze.
La tecnologia può svolgere un ruolo chiave nella gestione della cronicità. L’adozione di app e strumenti digitali può consentire il monitoraggio remoto dei pazienti cronici, facilitando la diagnosi e il trattamento precoce delle complicanze. Ad esempio, l’uso di telecamere nelle RSA e l’implementazione di programmi di telemedicina hanno dimostrato risultati positivi nel monitoraggio e nella cura di patologie come lo scompenso cardiaco e il diabete.
QUALI SONO GLI INVESTIMENTI E LE SPERIMENTAZIONI PER UNA MIGLIORE GESTIONE DELLA CRONICITÀ?
A livello regionale, si stanno effettuando investimenti e sperimentazioni per migliorare la gestione della cronicità. Si stanno creando reti territoriali integrate, coinvolgendo centri specializzati e strutture ambulatoriali, al fine di offrire una risposta assistenziale completa e personalizzata ai bisogni dei pazienti. Inoltre, si sta promuovendo una maggiore collaborazione tra medici di medicina generale, specialisti e operatori sanitari.
Per il futuro, è necessario sviluppare un modello manageriale che integri ospedali e territorio, consentendo una gestione efficiente della cronicità. Questo modello potrebbe includere centri di riferimento, case della salute e percorsi condivisi tra medici e operatori sanitari.
L’implementazione di soluzioni tecnologiche e l’adozione di telemedicina potrebbero contribuire a una migliore assistenza, riducendo la pressione sugli ospedali e garantendo una presa in carico tempestiva dei pazienti cronici.
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