Home » Pancreasectomia: intervento innovativo a Catania

All’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico “Gaspare Rodolico – San Marco” di Catania è stata eseguita, con successo, una innovativa tecnica di pancreasectomia dall’equipe del reparto di Chirurgia generale del presidio San Marco. Ne parliamo con Gianluca Di Mauro, neodirettore della Chirurgia generale I. La versione integrale dell’intervista, con contenuti sensibili, andrà in onda sul canale 86 del DGT terrestre dopo le 22.30.


COS’È IL TUMORE AL PANCREAS?

Il tumore del pancreas si manifesta quando alcune cellule, nella maggior parte dei casi le cellule di tipo duttale, si moltiplicano senza più controllo. Il pancreas è lungo circa 18-20 cm ed è situato in profondità nell’addome tra lo stomaco e la colonna vertebrale.

Questo organo è suddiviso in tre parti: la più grande viene chiamata “testa”, quella centrale è detta “corpo” e la parte più sottile, quella fino alla milza è la “coda”. Il pancreas produce alcuni ormoni molto importanti tra i quali l’insulina e il glucagone, entrambi regolano il livello degli zuccheri nel sangue. Anche diversi enzimi sono fabbricati nel pancreas, come per esempio la tripsina.

Trasportati dai dotti pancreatici nell’intestino, tali enzimi contribuiscono alla digestione e all’assorbimento di alcuni tipi di nutrienti.

COME AVVIENE L’INTERVENTO LAPAROSCOPICO AL PANCREAS?

L’intervento di pancreasectomia viene eseguito utilizzando la tecnica laparoscopica, una procedura chirurgica mininvasiva ormai diffusa da molti anni. Questa tecnica permette l’esplorazione della parte alta della cavità addominale attraverso quattro piccole incisioni da un centimetro ciascuna.

Durante l’intervento, viene confermata la presenza della neoplasia, che è spesso visibile e situata vicino all’origine dell’arteria splendida, l’arteria che porta il sangue alla milza.

COME SI SVOLGE LA DIAGNOSI DI TUMORE AL PANCREAS?

La diagnosi di tumore al pancreas spesso richiede un’indagine approfondita. Nel caso della paziente presa in considerazione è stata effettuata una tac dell’addome, che ha evidenziato una neoformazione di circa 3 cm situata nell’istmo pancreatico, la zona di passaggio tra la testa del pancreas e il corpo coda pancreatico, vicino all’origine dell’arteria splendida.

COME SI È SVOLTO L’INTERVENTO PER RIMUOVERE IL TUMORE AL PANCREAS?

Durante l’intervento, dopo la conferma della neoplasia, si procede alla legatura dell’arteria splenica all’origine. Successivamente, si procede all’isolamento della vena al mesenterica superiore, che si trova dietro il pancreas. Questa vena è di fondamentale importanza per il sistema digestivo e drena tutti gli organi addominali.

Una volta isolata, la neoplasia, fortunatamente non infiltrata nella vena, può essere rimossa in sicurezza. A questo punto, si procede alla sezione del pancreas per consentire l’asportazione completa del corpo coda pancreatico e della milza.

QUALI SONO I VANTAGGI DELL’INTERVENTO LAPAROSCOPICO?

Questo tipo di intervento è considerato innovativo per diversi motivi. Prima di tutto, viene eseguito solo in centri specializzati che dispongono di competenze nella chirurgia mininvasiva complessa. In alcuni casi, l’intervento viene eseguito anche con l’ausilio di robotica.

Inoltre, sono eseguiti pochi interventi di questo tipo nella nostra regione, rendendolo un procedimento all’avanguardia. Questa tecnica permette di ridurre l’aggressività dell’intervento sul paziente, minimizzando le perdite ematiche, pur garantendo una rimozione completa del tumore sia per ragioni oncologiche che vascolari.

RECUPERO POST OPERATORIO E FOLLOW-UP

La paziente, una donna di 70 anni, ha avuto un ottimo decorso post operatorio. Ha ripreso rapidamente l’alimentazione ed è potuta tornare a casa dopo soli sei giorni senza complicanze. Attualmente, a quasi un mese dall’intervento, si sta riprendendo completamente e sta riprendendo le sue normali attività quotidiane.

Si incontrerà presto con l’oncologo per continuare il programma terapeutico, che prevede un protocollo chemioterapico.

QUALI PAZIENTI SI POSSONO SOTTOPORRE ALL’INTERVENTO DI PANCREASECTOMIA?

Non tutti i pazienti sono idonei per sottoporsi a una pancreasectomia. La principale controindicazione è la presenza di metastasi o l’infiltrazione degli assi vascolari maggiori. L’ottanta per cento dei pazienti con diagnosi di tumore al pancreas non è candidabile a questo tipo di intervento.

Tuttavia, l’infiltrazione vascolare può essere affrontata attraverso una terapia chemioterapica neoadiuvante, che riduce la dimensione del tumore e l’infiltrazione degli assi vascolari maggiori, consentendo poi l’intervento chirurgico. In alcuni casi, può essere necessaria anche la resezione vascolare.

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