Il documento, approvato dall’Assessorato regionale alla Sa.lute, individua la mission e traccia la vision che caratterizzerà nei prossimi anni il percorso dei Presidi Ospedalieri, Villa Sofia, Cervello e del CTO seguendo le indicazioni contenute nella nuova rete ospedaliera siciliana.
Palermo, 17 Giugno 2020
Via libera dalla Direzione Strategica di Villa Sofia Cervello al nuovo Atto Aziendale. Il documento, approvato dall’Assessorato regionale alla Salute, individua la mission e traccia la vision che caratterizzerà nei prossimi anni il percorso dei Presidi Ospedalieri, Villa Sofia, Cervello e del CTO, che danno vita all’Azienda, seguendo le indicazioni contenute nella nuova rete ospedaliera siciliana: 707 posti letto, 49 unità operative complesse (UOC), 52 unità operative semplici (UOS) e 29 unità operative semplici dipartimentali (UOSD) per un modello organizzativo che trova le sue fondamenta negli 8 Dipartimenti: Amministrativo-Tecnico-Professionale; Medicina (176 posti letto), Chirurgia (114); Materno Infantile con area di emergenza pediatrica (100); Genetica, Oncoematologia e Malattie Rare (62); Cardio-vasculo-respiratorio (115), Neuroscienza ed Emergenza con Trauma Center (136); Servizi (4).
Un’organizzazione caratterizzata fortemente da un modello dipartimentale, con l’obiettivo di rafforzare l’integrazione fra i Presidi ospedalieri, con la prospettiva della realizzazione del nuovo e unico plesso ospedaliero. “E’ un atto aziendale – sottolinea il Direttore Generale, Walter Messina – che mira a governare il presente con uno sguardo al futuro, verso i nuovi obiettivi che deve avere un’Azienda di riferimento di un grande bacino metropolitano. Si punta soprattutto sulla qualità dell’assistenza, sull’appropriatezza e sul riconoscimento dell’azienda come DEA di II livello. C’è la conferma e il miglioramento dei nostri tradizionali punti di forza, dall’emergenza all’alta specializzazione, ma c’è una visione più ampia verso nuove branche e nuove figure con l’obiettivo di arrivare ad un’offerta di servizi più vasta e qualificata. Un atto aziendale che guarda con grande attenzione, in linea con il contratto nazionale, alla suddivisione fra incarichi gestionali e professionali e che punta ad un’organizzazione assistenziale innovativa per intensità di cure. C’è un grande lavoro da fare, ma la strada è già tracciata”.
Oltre al modello organizzativo, il progetto assistenziale prevede la presa in carico del paziente in aree omogenee, in base alla gravità del caso e quindi al livello di complessità assistenziale. Un processo per intensità di cure che parte da un primo livello di “Intensive Care” per proseguire con un secondo livello di “High Care” e un terzo livello “Low Care”. In una logica di asset management si arriverà inoltre ad una migliore modulazione e organizzazione delle strutture assistenziali, ricercando la massima appropriatezza ed efficienza del loro uso. Fra le modifiche apportate all’atto aziendale, rispetto alla prima versione, l’introduzione dell’Unità operativa semplice di Terapia intensiva post operatoria al Cervello, l’Unità operativa semplice OBI (Osservazione Breve Intensiva) presso l’astanteria di Villa Sofia, l’Unità operativa semplice di Pronto soccorso ostetrico-ginecologico.
Il Presidio Villa Sofia conferma la sua vocazione chirurgica e di emergenza e potrà contare fra l’altro sulle nuove Unità operative di Chirurgia plastica (oltre a quella di Chirurgia maxillo facciale), di Chirurgia robotica, Geriatria, Unità spinale, mentre al Pronto soccorso, secondo le previsioni del DM 70/2015, è prevista l’Unità operativa di Astanteria e quella di Terapia sub intensiva.
Il Presidio Cervello, polo prevalentemente medico e materno infantile, vedrà rafforzato il settore delle Malattie infiammatorie croniche intestinali (che conta circa tremila pazienti) con l’Unità di Chirurgia delle malattie infiammatorie croniche intestinali. Grande attenzione anche per la Genetica e l’Ematologia, con le Unità di Genetica medica, Laboratorio di genetica, Diagnostica molecolare malattie rare ematologiche e Terapia dei linfomi. Dipartimento che comprende anche l’Oncologia e il Laboratorio di Anatomia patologica. Anche al Pronto soccorso Cervello l’Atto aziendale introduce le Unità operative di Astanteria e OBI (Osservazione Breve Intensiva).
Nel Dipartimento di Chirurgia troviamo, inoltre, la “Breast Unit”, con la sua specificità e viene istituita l’Endoscopia toracica ad indirizzo chirurgico come UOS della Chirurgia Toracica.
Fra le novità, nell’ambito del Dipartimento Medicina ecco la Reumatologia, l’Epatoncologia con interventistica, l’Endocrinologia adulti ad indirizzo oncologico e l’Endoscopia digestiva. Si conferma la grande tradizione medica con le due UOC di Medicina interna e la Gastroenterologia.
Il Dipartimento Materno Infantile viene rafforzato con l’istituzione delle nuove Unità di Chirurgia Pediatrica, Terapia intensiva pediatrica, Medicina fetale e Diagnosi prenatale.
Nel Dipartimento Cardio-vasculo-respiratorio viene istituita la Broncopneumologia interventistica, l’Elettrofisiologia ed elettrostimolazione.
Il Dipartimento di Neuroscienza ed emergenza si vede rafforzato dalla presenza, della Neurotraumatologia e dallo “Stroke Unit”. Presente nello stesso Dipartimento la Chirurgia protesica ed artroscopica ed il Trauma Center.
Viene istituito il Dipartimento dei Servizi con al suo interno: Microbiologia e virologia, Radiologia area di emergenza, Radiologia interventistica e Neuroradiologia, Laboratorio di analisi e immunologia e Medicina Nucleare.
Tra le strutture alle dirette dipendenze della Direzione Strategica, riconfermato il Bed Manager per la gestione del sovraffollamento in Pronto soccorso e il CQRC (Controllo di Qualità e Rischio Chimico), di grande rilevanza per la sua peculiarità e valenza nazionale; arriva anche l’Energy Manager oltre alla istituzione, nell’ottica del rafforzamento del Sistema dei Controlli Interni, dell’Internal Audit, della Protezione Dati Personali e della Trasparenza/Anticorruzione.
Nel nuovo Atto Aziendale si fa anche espresso riferimento al nuovo plesso ospedaliero aziendale, che ha avuto assegnato dalla Regione un finanziamento di 280 milioni di euro con i fondi dell’ex art.20 della Legge n. 67/1988.
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