Le ulcere sono lesioni trofiche dei tessuti che interessano principalmente gli arti inferiori e rappresentano un problema molto serio soprattutto per gli anziani e per coloro che sono affetti da problemi sistemici come il diabete o la cattiva circolazione. Uno dei trattamenti per questo tipo di patologia è l’Ozono Terapia SIOOT, la cui efficacia è stata dimostrata da ricerche scientifiche ed evidenze cliniche.
6 agosto 2021
Le ulcere rappresentano un problema molto serio, seppur poco dibattuto, che interessa un’ampia fetta di popolazione, soprattutto gli anziani e coloro che sono affetti da problemi sistemici come il diabete o la cattiva circolazione.
Uno dei trattamenti per questo tipo di patologia è l’Ozono Terapia SIOOT, la cui efficacia è stata dimostrata da ricerche scientifiche ed evidenze cliniche. Ad illustrare i benefici di questa pratica è il Professor Luigi Valdenassi, presidente della Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia.
“Le ulcere sono delle lesioni trofiche dei tessuti che interessano principalmente gli arti inferiori – spiega il Prof. Valdenassi – La loro manifestazione ha un comune denominatore: sono lesioni del tessuto caratterizzate da una forte infiammazione e dalla purtroppo tendenza estrema all’infezione batterica che, se non adeguatamente curata, può sfociare in cancrena e di conseguenza all’amputazione dell’arto”.
Il Prof. Valdenassi spiega che le ulcere si curano con difficoltà. Nel corso degli anni sono stati sperimentati numerosi presidi medico-chirurgici ma nessuno di essi si è rivelato risolutivo. L’ozono è forse il trattamento più rivoluzionario e più importante in questo ambito perché, se praticato nel modo opportuno, cioè secondo i protocolli SIOOT, si riesce ad agire sui diversi livelli dell’origine dell’ulcera, sfruttando le principali proprietà dell’ozono. Quindi ci sono diverse applicazioni dell’ozono nel trattamento delle ulcere trofiche.
Si agisce sul livello infiammatorio, sfruttando la proprietà antinfiammatoria dell’ozono, tramite via infiltrativa nei pressi dell’infezione stessa e si agisce sul livello batterico sfruttando la capacità anti infettiva dell’ozono, quindi antibatterica, attraverso le infiltrazioni, l’autoemoinfusione o ancora l’apposizione di sacchetti, involucri che avvolgono l’arto interessato, nei quali viene prima erogato e poi, dopo qualche tempo, riassorbito l’ozono.
“Tutti i tipi di ulcere – conclude il Prof. Valdenassi – rispondono a questo presidio. Non dimentichiamo inoltre che l’ozono è assolutamente naturale ed è compatibile con altri trattamenti: non si vanno ad escludere l’antibiotico terapia di prassi o le medicazioni avanzate ma si va ad affiancarle, con un risultato che è stato dimostrato con numerose evidenze scientifiche e pubblicazioni in merito”.
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