Lo studio sull’efficacia dell’ozono terapia contro l’antibiotico resistenza è promosso da SIOOT – Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia – in sinergia con l’Università Cattolica del Sacro Cuore
14 Aprile 2021
L’ossigeno ozono terapia potrebbe essere la risposta al problema dell’antibiotico resistenza, che ogni anno provoca nel mondo circa 700.000 decessi dovuti a infezioni batteriche che gli antibiotici non sono più in grado di curare.
Lo studio sull’efficacia dell’ozono terapia contro l’antibiotico resistenza è promosso da SIOOT – Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia – in sinergia con l’Università Cattolica del Sacro Cuore che, nel settembre 2020, hanno firmato l’accordo per la realizzazione di un progetto di ricerca denominato “Studio clinico multicentrico sulla valutazione dell’efficacia dell’Ossigeno-Ozono terapia in combinazione con terapia antibiotica”.
Responsabile Scientifico del progetto è il Prof. Walter Ricciardi, del Dipartimento di Scienze della vita e Sanità pubblica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che è stato prima commissario e poi presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) dal 2015 al 2018.
La ricerca rappresenta un’innovazione in campo medico e scientifico perché è la prima a mettere in relazione antibiotico resistenza e Ossigeno Ozono terapia, allo scopo di dimostrarne l’efficacia di cura. Se i risultati ottenuti sul primo campione di pazienti dovessero essere confermati, lo studio aprirebbe a nuovi scenari per il trattamento delle infezioni batteriche e confermerebbe l’eccellenza della ricerca italiana nel panorama internazionale.
“L’ozono tende a rompere le membrane di batteri resistenti all’antibiotico permettendo così allo stesso di bloccarne la replicazione – spiega Marianno Franzini, presidente internazionale di SIOOT – Ciò è stato verificato da me e ad altri colleghi ma esiste anche una letteratura che descrive effetti similari. Su Science, una delle più autorevoli riviste mediche a livello internazionale, nel 2002 è stato pubblicato un lavoro nel quale veniva descritto l’effetto battericida dell’ozono e mostrato che il nostro sistema immunitario produce in autonomia molecole di ozono per difenderci dalle infezioni”.
A seguito di queste evidenze, il 4 luglio del 2019, Franzini, era intervenuto alla XII commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati dove aveva spiegato come, grazie all’ossigeno ozono terapia, aveva curato e guarito diversi pazienti con infezioni antibiotico resistenti, problema definito dall’OMS come la minaccia più seria alla salute della popolazione del pianeta prima che si diffondesse la pandemia da Covid-19. Sono 33.000 i decessi per antibiotico resistenza nell’Unione Europea con l’Italia che occupa il primo posto in classifica con 10.000 morti all’anno.
“L’ozono – prosegue Franzini – risolve l’antibiotico resistenza in quanto riesce a rompere, tramite il processo di ossidazione, la membrana del batterio, che da integra rigettava l’antibiotico. Una volta bucata la membrana, l’antibiotico è in grado di penetrare nel batterio e inattivarlo”.
Con questo progetto la SIOOT intende offrire la possibilità di combattere l’antibiotico resistenza in modo veloce e senza controindicazioni agli ospedali che saranno coinvolti nella ricerca. Le strutture potranno prendervi parte segnalando il proprio interesse alla SIOOT e impegnandosi a effettuare almeno quattro o cinque trattamenti al mese.
Da parte sua, la Società Scientifica Ossigeno Ozono Terapia fornirà agli ospedali il protocollo tecnico/clinico con tutte le modalità di somministrazione e le concentrazioni da praticare, nonché l’apparecchiatura medica prodotta dalla Multiossigen, che grazie a una particolare tecnologia è in grado di garantire l’erogazione di livelli adeguati di ozono.
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