600 professionisti hanno preso parte al 22° congresso dell’Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti (A.I.O.L.P.), tenutosi a Palermo, per confrontarsi non solo sui progressi tecnologici ma soprattutto per dialogare insieme sul tema della pluridisciplinarietà.
Sono stati 600 i professionisti che hanno preso parte al 22° congresso dell’Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Libero Professionisti (A.I.O.L.P.) tenutosi ai Cantieri Culturali alla Zisa e prima volta a Palermo. Neurologi, psichiatri, pediatri, geriatri, medici di Pronto Soccorso, odontostomatologi, endocrinologi, ortopedici, psicologi, logopededisti, audiometristi, audioterapisti, fisiatri, posturologi, sono stati tutti chiamati in causa a confrontarsi non solo sui progressi tecnologici ma soprattutto per dialogare insieme sul tema della pluridisciplinarietà.
“L’otorinolaringoiatra al centro delle problematiche plurispecialistiche” è stato infatti il titolo dell’evento, con provider e segreteria organizzativa a cura di Biba Group, al quale hanno partecipato importanti relatori provenienti dall’Italia e da altre nazioni, soprattutto da Spagna, Francia e Austria. Coinvolti anche artisti e sportivi professionisti, a conferma di un’impostazione multidisciplinare dove il singolo sintomo viene affrontato attraverso un quadro complesso e al contempo complessivo partendo dalle esperienze. “Sono orgoglioso di aver organizzato questo congresso insieme ai professori Riccardo Speciale e Aldo Messina – commenta Gianfranco Cupido, presidente del congresso – e di avere scelto un luogo, quello dei Cantieri Culturali, sicuramente da valorizzare sotto questo aspetto. L’A.I.O.L.P. è un’associazione che nasce 35 anni fa, per la prima volta il congresso sbarca a Palermo e lo fa puntando l’accento sull’otorinolaringoiatria moderna”. Soddisfatto Speciale, anch’egli presidente del congresso: “La partecipazione ha superato le aspettative, ci sono state relazioni variegate, interessanti, che hanno stimolato la dialettica e il confronto. Sono molto contento, obiettivo raggiunto”.
Del resto già dal titolo l’intento era chiaro, come spiega il responsabile scientifico Aldo Messina: “L’otorinolaringoiatria è una scienza molto vasta che impone la conoscenza anche di altri apparati del corpo umano. Si tratta di organi molto sensibili che spesso fanno da sentinella ad altre problematiche. Il congresso quindi è partito da queste premesse con l’obiettivo al contempo di apprendere da altri specialisti quali sono le metodiche di riabilitazione e terapia di alcune tipologie dei loro apparati che sono molto simili a quelle nostre”.
Sono stati così affrontati i progressi degli attuali sistemi bionici, che oggi rappresentano per l’otorinolaringoiatria un sussidio insostituibile e che già aprono ad altre competenze specifiche, come la fisica e la bioingegneria, accanto all’acquisizione di nuovi modelli d’intervento. Nelle diverse sale dei Cantieri Culturali si sono così svolte relazioni a tema, letture magistrali, tavole rotonde e comunicazioni libere. Due giorni intensi i cui temi principali sono stati i disturbi dell’apparato neurosensoriale dell’equilibrio e della funzione uditiva, con particolare attenzione alle correlazioni con l’apparato gastroenterico ed il microbioma intestinale e un cenno anche ai progressi nell’introduzione e nell’impiego di nutraceutici ed integratori. Spazio anche alle novità nell’ambito della chirurgia correttiva della piramide nasale: in particolare la nuova metodica conservativa (preservation rhinoplasty) che evita una modifica artificiosa del dorso nasale offrendo risultati più naturali con un traumatismo ridotto. E ampio spazio di confronto è stato dedicato ai disturbi della voce, sia in età adulta che infantile, con la partecipazione di alcuni tra i maggiori esperti della materia che si occupano di diagnostica avanzata secondo le più recenti apparecchiature disponibili e di chirurgia laringea mini-invasiva e di fonochirurgia (chirurgia della voce) con aggiornamento sugli interventi che mirano alla modificazione della voce nei transgender.
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