Nel Laboratorio di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Circolo di Varese funziona una sezione dedicata alla Genetica Oncologica. Nel corso del 2019, grazie ad investimento annuo di oltre 400mila euro, questa sezione è stata integrata con nuove tecnologie ad alta risoluzione.
Varese, 20 Dicembre 2019
L’Anatomia Patologica dell’ASST dei Sette Laghi può ora contare su un Centro di Diagnostica Oncologica Molecolare completo e dotato di tecnologie di eccellenza.
In termini più semplici, significa che, con l’inizio del nuovo anno e l’entrata a pieno regime dell’attività, la maggior parte dei pazienti a cui viene diagnosticato un tumore solido potrà sottoporsi a test che permettono di ottenere un ritratto molecolare molto preciso di quello specifico tumore e quindi ricevere terapie biologiche personalizzate e, di conseguenza, di massima efficacia.
Non si tratta di una novità assoluta: da diversi anni, infatti, nel Laboratorio di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Circolo di Varese funziona una sezione dedicata alla Genetica Oncologica. Nel corso del 2019, però, grazie ad investimento annuo di oltre 400mila euro, questa sezione è stata integrata con nuove tecnologie ad alta risoluzione.
Le nuove apparecchiature consentono analisi genetiche complete lavorando contemporaneamente su più marcatori: il risultato è appunto un ritratto puntuale del tumore sia nel suo profilo mutazionale che in quello di espressione genica.
“Grazie a queste nuove macchine, – spiega il Prof. Fausto Sessa, Direttore dell’Anatomia Patologica dell’ASST dei Sette Laghi e docente all’Università dell’Insubria – siamo in grado di individuare con grande accuratezza le alterazioni genetiche che contraddistinguono un tumore“.
E quest’analisi dettagliata sarà ora possibile per un gran numero di tumori solidi di varie sedi come il melanoma, il carcinoma al colon, al polmone, alla mammella, alla tiroide, all’ovaio e dell’endometrio.
Le nuove apparecchiature sfruttano le tecnologie Nanostring, di Next Generation Sequencing e EASY PGX.
La prima tecnologia consente di caratterizzare in modo simultaneo l’accensione e spegnimento di geni multipli in un tumore, la seconda permette il sequenziamento in parallelo del DNA e la terza consente di analizzare specifiche alterazioni genetiche a elevata sensibilità diagnostica.
“Per fare alcuni esempi – chiarisce la Prof.ssa Daniela Furlan, dell’équipe del Prof. Sessa – la tecnologia Nanostring verrà impiegata per caratterizzare la biologia dei carcinomi mammari e poter predire l’andamento della malattia e personalizzare la terapia. Una seconda applicazione sarà nell’ambito di tumori eleggibili a trattamenti immunoterapici per i quali la definizione del profilo infiammatorio sarà cruciale per prevedere la potenziale efficacia di queste terapie”.
“Attualmente, sono oltre 3.500 i test molecolari di genetica oncologica eseguiti ogni anno nel nostro Laboratorio – aggiunge il Prof. Sessa – Grazie alle nuove tecnologie a disposizione, si amplifica in modo molto significativo il numero di analisi e le nuove applicazioni che potremo implementare. Quello che abbiamo a disposizione ora è un sistema aperto, che consentirà una più approfondita conoscenza dei tumori e un’accelerazione importante della sperimentazione clinica e dell’utilizzo di nuovi farmaci”.
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