Tre trapianti di cornea nelle ultime 48 ore all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. Un nuovo traguardo per il reparto di Oculistica calatino che già lo scorso anno aveva effettuato i primi interventi con metodiche innovative.
Tre trapianti di cornea nelle ultime 48 ore all’Ospedale “Gravina” di Caltagirone. L’equipe oculistica, diretta da Salvatore Sileci, ha effettuato: un trapianto di cornea lamellare anteriore, su una donna di 49 anni, affetta da cheratocono; un trapianto di cornea lamellare posteriore, su un uomo di 74 anni, con scompenso endoteliale; e un trapianto di cornea totale, su un uomo di 46, di origine straniera, che aveva subito una grave lesione della cornea. I tre pazienti, tutti residenti nel Calatino, sono tornati a vedere poche ore dopo gli interventi.
Un nuovo traguardo per il reparto di Oculistica calatino che già lo scorso anno aveva effettuato i primi interventi con metodiche innovative, e che segna il rafforzamento della sinergia con il Centro regionale trapianti e con la Banca degli occhi di Mestre, struttura con la quale collabora l’Hospice “G. Fanales” di Caltagirone nelle procedure di donazione delle cornee.
«Voglio congratularmi con tutti gli operatori a vario titolo coinvolti – afferma il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria etnea, Giuseppe Laganga Senzio -. È la conferma di un lungo lavoro svolto con impegno, delle collaborazioni create e dell’ottimo livello organizzativo e professionale raggiunto. Tutto questo rappresenta anche la premessa per continuare a lavorare nella direzione intrapresa, che condividiamo, sia nell’ottica del potenziamento dei servizi, sia nella prospettiva della riduzione della mobilità sanitaria passiva».
Le principali indicazioni al trapianto di cornea sono il cheratocono, le lesioni traumatiche, gli esiti di infezioni, oppure malattie degenerative della cornea che conducono in breve tempo alla perdita della vista.
«Insieme alla soddisfazione per l’eccellente traguardo raggiunto dall’Oculistica di Caltagirone – dichiara il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda -, voglio ringraziare i donatori e le loro famiglie che hanno accolto il valore della donazione e lo hanno testimoniato con una scelta di gratuità e di solidarietà. Al di là delle competenze professionali e della complessa macchina organizzativa attivata, è solo grazie a loro se oggi tre persone sono tornate a vedere».
L’esecuzione dei trapianti di cornea nell’Ospedale “Gravina” è resa possibile da un’azione coordinata di diverse Unità Operative, con il supporto dell’UOC di Anestesia e Rianimazione, della Direzione amministrativa e della Direzione sanitaria del Presidio, che mette a sistema e garantisce la funzionalità di diversi fattori logistici, strutturali, organizzativi e tecnici.
«Ringrazio la Direzione Aziendale che ci ha guidato e accompagnato nelle diverse fasi di questo progetto – aggiunge Sileci -. Ringrazio tutti i colleghi, i miei collaboratori perché grazie al loro aiuto e al loro supporto possiamo puntare a garantire sempre più alti livelli assistenziali al nostro territorio. Oltre ai trapianti, ad esempio, mi riferisco anche alla chirurgia della retina. Voglio anch’io ringraziare i donatori, le loro famiglie e tutti gli operatori che ci aiutano nella promozione della cultura della donazione, i colleghi dell’Hospice, perché non c’è trapianto senza una donazione. Il nostro obiettivo è di riuscire a creare una rete molto forte, in provincia di Catania, che in dialogo con esperienze come la nostra, nelle altre province, permetta all’intera Regione di raggiungere l’autosufficienza nella donazione e di effettuare i trapianti di cornea in Sicilia, senza ricorrere ai cosiddetti viaggi della speranza».
[…] organi prelevati sono cuore, polmoni, fegato, reni, pancreas e cornee. La procedura, che ha impegnato i professionisti del nosocomio insieme a quattro équipe […]