La gestione del paziente cronico all’interno di una grande realtà ospedaliera come quella dell’Azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli. Questo l’argomento di oggi, affrontato nell’ambito del progetto Sineos “La Governance nella gestione della cronicità. Il valore manageriale della sanità al Sud”. Ne parliamo con Gaspare Guglielmi, direttore dell’Unità complessa di Farmacia dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Cardarelli di Napoli.
QUANTO È IMPORTANTE LA GESTIONE DEL PAZIENTE CRONICO?
La gestione del paziente cronico è un aspetto fondamentale all’interno di una realtà sanitaria come l’Ospedale Cardarelli, la struttura ospedaliera più grande del sud Italia e una delle più importanti in Campania. Considerando che Napoli è una città densamente popolata, ogni giorno arrivano pazienti dal territorio che necessitano di cure e ricovero all’interno del nostro ospedale.
QUALI SONO LE SFIDE AFFRONTATE DAL PUNTO DI VISTA FARMACEUTICO?
Una delle prime sfide affrontate dal punto di vista farmaceutico per garantire la continuità terapeutica è la riconciliazione delle terapie farmacologiche dei pazienti, seguendo le raccomandazioni ministeriali, in particolare la Raccomandazione 17 sulla gestione delle terapie.
Questa procedura prevede una valutazione accurata delle terapie in corso del paziente all’arrivo in ospedale. Il farmacista, in collaborazione con il medico, analizza le terapie in corso e determina quali debbano essere mantenute durante il ricovero, eventuali modifiche necessarie e possibili interazioni o reazioni avverse da considerare.
QUALI SONO LE FASI DELLA GESTIONE DEL PAZIENTE CRONICO?
Il primo step per i pazienti che arrivano dal territorio e vengono ricoverati consiste quindi nell’assicurare la continuità della terapia domiciliare presso l’Ospedale Cardarelli. È fondamentale valutare se la terapia in corso sia altrettanto utile, sicura ed efficace per il paziente durante il ricovero.
Il secondo step si verifica al momento delle dimissioni, quando il paziente deve continuare la terapia presso il proprio domicilio. L’obiettivo è favorire sempre di più le cure sul territorio, poiché l’ospedale si concentra principalmente sulla cura dei pazienti critici.
Durante le dimissioni, il paziente viene adeguatamente informato sulle terapie che deve continuare a seguire a casa. Questo è un momento critico in cui è fondamentale fornire informazioni chiare e dettagliate per evitare errori nella gestione della cura.
QUANTO È IMPORTANTE COMUNICARE CON IL PAZIENTE?
Nell’ambito della gestione del paziente cronico all’Ospedale Cardarelli, la comunicazione riveste un ruolo fondamentale, specialmente per quanto riguarda l’aspetto farmaceutico.
Garantire le giuste informazioni sulla somministrazione dei farmaci è essenziale per assicurare una corretta gestione terapeutica a casa. Occorre comunicare anche le differenze nella fornitura.
Alcuni farmaci, ad esempio, possono essere ottenuti solo nelle farmacie di comunità, attraverso la prescrizione rilasciata dal medico di famiglia. Altri, invece, possono essere distribuiti dagli ospedali o dalle strutture ospedaliere assimilabili, attraverso i servizi farmaceutici territoriali. Pertanto, è essenziale differenziare e comunicare al paziente queste modalità di distribuzione.
QUALI SONO LE MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI?
I farmaci possono presentare modalità di somministrazione diverse. Alcuni possono essere somministrati sottocute mediante dispositivi particolari, mentre altri richiedono attenzioni specifiche come l’assunzione prima o dopo altri farmaci. Inoltre, alcune terapie farmacologiche richiedono particolari condizioni di conservazione.
Ad esempio, le insuline devono essere conservate in frigorifero a una temperatura di 2-8 gradi e quindi occorre comunicare al paziente le specifiche condizioni di conservazione, al fine di preservarne l’efficacia. Un’altra informazione di rilievo, riguarda la corretta gestione dei farmaci che non devono essere più utilizzati o scaduti.
In questi casi, è necessario rivolgersi alla propria farmacia di fiducia per lo smaltimento corretto. Questo momento rappresenta un passaggio importante nel ciclo del farmaco, garantendo una corretta eliminazione e salvaguardando l’ambiente.
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