Ecco le nuove norme anticovid-19 contenute nel decreto “Riaperture” approvato da poco in commissione alla Camera, inserito in una ordinanza “ponte” firmata dal ministro italiano della Salute, Roberto Speranza. Entreranno in vigore dall’1 maggio 2022 fino al 15 giugno.
Di Melania Sorbera
La mascherina Ffp2 resterà obbligatoria fino al 15 giugno a bordo di tutti i mezzi di trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza: treni, aerei, metropolitane, tram, bus, ecc… e sarà indossata per gli spettacoli e gli eventi sportivi al chiuso: nei cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti dello sport. Prorogato fino al 15 giugno anche l’obbligo di mascherina al chiuso per i visitatori delle strutture sanitarie e socio-sanitarie: tra queste gli ospedali, le residenze sanitarie, gli hospice, le strutture riabilitative. Non si prevedono mascherine per negozi, supermercati, ristoranti, bar, stadi e spettacoli all’aperto. Resta, forte in ogni caso, la raccomandazione di “indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico“. A scuola, invece, la mascherina resta obbligatoria fino alla fine dell’anno scolastico, come prevede la legge già in vigore. Gli studenti dai 6 anni in su dovranno continuare a indossarla fino a fine anno, nonostante il pressing per toglierle sia continuato negli ultimi giorni, sull’esempio di quanto sta accadendo in Europa, ultimo caso in Spagna. Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa sarebbe stato meglio eliminarle, soprattutto durante le ore di lezione, quando gli alunni sono seduti al loro posto, sono attivi i sistemi di areazione ed è garantito il ricambio d’aria e il distanziamento ma ha prevalso la linea del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Sempre nel decreto non si fa riferimento al lavoro, sia pubblico che privato, dove varranno i protocolli tra imprese e sindacati. Quello finora in vigore, sottoscritto ad aprile 2020 e rinnovato un anno fa, prevede l’obbligo di mascherina. Imprese e sindacati si rivedranno il 4 maggio per verificare se prorogare o modificare le attuali regole, che restano in vigore fino a quella data. Importante anche l’eliminazione del “Passenger locator form” per i viaggi all’estero, che dal 1° maggio non sarà più necessario. Si tratta del modulo utilizzato dalle Autorità Sanitarie per i viaggi fuori dal territorio nazionale. Il Green Pass nella sua forma “base”: vaccinazione, guarigione o tampone negativo, continuerà a essere necessario per i viaggi all’estero, ma non sarà più richiesto in nessun altro posto. Dal primo maggio non servirà più il green pass rafforzato: ottenuto con vaccinazione o guarigione dal Covid. L’unica eccezione sono le visite in ospedale e Rsa, dove sarà necessario esibire il super green pass fino al 31 dicembre. L’obbligo di vaccinazione resterà in vigore fino al 15 giugno per insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine e in generale tutti i cittadini dai 50 anni in su, pena una multa di 100 euro. Anche per queste categorie cessa ad ogni modo dal 1° maggio l’obbligo di green pass base per lavorare.
Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per i medici, infermieri, personale sanitario e delle Rsa. E solo per loro la vaccinazione costituirà fino ad allora requisito essenziale per lo svolgimento delle attività lavorative.
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