In Sicilia oltre 4000 pazienti emodializzati, ben 438 in lista per trapianto. La qualità di vita di questi pazienti dipende anche dal buon funzionamento dell’accesso vascolare. Anche di questo si è discusso a Ragusa Ibla nel corso del IX Convegno Nazionale del Gruppo di Progetto Accessi Vascolari della Società Italiana Nefrologia e della VAS Chapter
EMODIALISI: INNOVAZIONI E NUOVE PROSPETTIVE SULL’ACCESSO VASCOLARE
Un focus sulle innovazioni e le nuove prospettive legate all’accesso vascolare in emodialisi, tecnica fondamentale nelle terapie di emodialisi, si è svolto a Ragusa Ibla dal 23 al 25 novembre scorso.
I maggiori esperti del settore a livello mondiale si sono confrontati durante la IX edizione del Convegno Biennale del Gruppo di Progetto Accessi Vascolari della Società Italiana Nefrologia e dalla VAS Chapter (Vascular Access Society)
La Faculty scientifica costituita da oltre 90 medici, di provenienza internazionale, è stata coordinata a livello locale dal direttore U.O.C. Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica Walter Morale e dal direttore U.O.C. Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania Domenico Patanè. Hanno partecipato all’evento, il presidente nazionale della Società Italiana di Nefrologia Stefano Bianchi, il presidente del VAS Italian Daniele Savio, il presidente della società scientifica spagnola del GEMAV – Spanish Multidisciplinay Vascular Access Group e coordinatore del gruppo degli accessi vascolari catalana della Società Spagnola di Nefrologia Ramon Roca-Tey.
LA TECNICA ENDOFAV
Durante il convegno, grande attenzione è stata dedicata alla centralità dell’approccio multidisciplinare. Nel 2019 l’équipe multidisciplinare gestita da Domenico Patanè e da Walter Morale ha introdotto, per la prima volta in Italia, il sistema di realizzazione EndoFav con dispositivo a radiofrequenza, procedura percutanea che permette la realizzazione di una fistola artero-venosa necessaria per effettuare emodialisi senza approccio chirurgico vascolare.
Grazie agli sforzi dell’Asp di Ragusa si è potuti nel 2022 effettuare, per primi nel centro sud, l’innovativo sistema per la realizzazione di endoFAV per emodialisi mediante la termoablazione senza radiazioni o mezzo di contrasto, ma con il solo utilizzo ecografico e sono tra i primi in Italia per numero di pazienti trattati con questa metodica.
Al centro delle sessioni sono stati dunque presentati e analizzati i risultati degli studi clinici e dei cambiamenti introdotti dalla tecnologia, puntando ancora una volta i riflettori sull’importanza della ricerca, che consente di migliorare le condizioni di vita e di terapia per i pazienti emodializzati, e di lavoro per tutti gli operatori coinvolti.
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