di Melania Sorbera
La miopia consiste nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Questo perché l’occhio ha un difetto di refrazione, i raggi luminosi provenienti da oggetti lontani, infatti, cadono su un piano posto davanti alla retina e non sulla retina.
LE FORME DI MIOPIA
Le cause della miopia sono diverse, così come diverse sono le forme:
• parliamo di miopia assiale, quella più diffusa, quando vi è un allungamento eccessivo del bulbo oculare, questo fa aumentare la distanza tra la retina – la membrana formata dai recettori fondamentali per la visione – e il cristallino, la lente naturale dell’occhio che permette la messa a fuoco. In queste condizioni, l’immagine prodotta viene, dunque, focalizzata davanti e non sul piano retinico, come dovrebbe avvenire, di conseguenza, le immagini lontane appaiono indistinte e offuscate;
• parliamo di miopia refrattiva quando la lunghezza del bulbo oculare è normale ma la cornea o il cristallino presentano una curvatura eccessiva;
• nella miopia da cheratocono, invece, la cornea è di forma conica è ha una forma degenerata, è assottigliata e ha una curvatura maggiore. In questo caso di miopia, poco diffusa, si può avere anche astigmatismo. Per i casi avanzati di cheratocono occorre il trapianto di cornea.
• Un’altra forma di miopia è quella da spasmo accomodativo, questo avviene quando vi è una curvatura della superficie anteriore del cristallino superiore alla norma.
• Altra forma ancora è la miopia da indice, quando il potere refrattivo del cristallino è più elevato, cioè il globo oculare è normale ma la lente all’interno dell’occhio è troppo “potente”. Questo avviene soprattutto nella cataratta, una malattia che colpisce il nucleo del cristallino facendolo addensare ed aumentando così il suo indice di rifrazione.
QUANDO E COME SI MANIFESTA LA MIOPIA?
La miopia si manifesta tra gli 8 e i 12 anni d’età, tende a peggiorare con lo sviluppo corporeo durante l’adolescenza e si stabilizza intorno ai 20-25 anni, salvo possano verificarsi variazioni minime più avanti nel corso della vita. Sedentarietà e sovrautilizzo della messa a fuoco da vicino, tipico di quando si usano device tecnologici come tablet, computer e smartphone, sono correlati all’aumento della miopia.
I RIMEDI CONTRO LA MIOPIA
Lo stesso vale per la componente genetica. Il rimedio tradizionale e più semplice per curare la miopia consiste nell’uso degli occhiali delle lenti a contatto.
L’unica soluzione, però, in grado di risolvere il problema in modo definitivo è l’intervento chirurgico. Le tecniche possibili sono l’uso del laser o l’impianto di lenti intraoculari. Le opzioni chirurgiche generalmente, sono possibili quando il difetto è stabile da almeno 2 anni, dopo i 20-25 anni d’età.
Il laser ad eccimeri rimodella la curvatura della cornea, modificandone il potere refrattivo per una messa a fuoco ottimale.
Le lenti intraoculari, invece, vengono inserite all’interno dell’occhio dall’oculista senza la necessità di rimuovere il cristallino. L’intervento si esegue in regime ambulatoriale e dura pochi minuti. Per capire se sia meglio il primo intervento o il secondo è necessario sottoporsi ad una visita accurata dall’oculista.
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