Home » Menopausa e metabolismo osseo: quale legame?

La carenza di estrogeni contribuisce alla perdita della massa ossea e all’osteoporosi. I consigli per vivere al meglio la menopausa. Ne parliamo con Luisa Rita Barbaro, ginecologa, oncologa, sessuologa.


MENOPAUSA E OSTEOPOROSI: CHE LEGAME C’È?

Menopausa e osteoporosi sono strettamente legate. L’osteoporosi infatti è una condizione patologica che colpisce l’architettura scheletrica, caratterizzata dalla rarefazione delle ossa e dalla riduzione della massa ossea, che porta ad una maggiore fragilità scheletrica e ad un rischio di fratture più elevato.

La risposta sta nei livelli di estrogeni presenti nell’organismo femminile. Infatti, gli estrogeni sono fondamentali per il metabolismo osseo, poiché favoriscono il riassorbimento renale del calcio e la formazione di nuovo tessuto osseo.

Durante la menopausa, però, i livelli di estrogeni tendono a diminuire drasticamente, il che si traduce in una riduzione dell’assorbimento osseo renale e intestinale, nonché in una minore formazione di osso.

Ecco perché le donne in post menopausa sono particolarmente esposte al rischio di osteoporosi: la perdita di massa ossea può arrivare fino al 11,1% e l’attività degli osteoclasti (le cellule che demoliscono l’osso) tende ad aumentare, aggravando ulteriormente la situazione.

COME RICONOSCERE I SINTOMI DELL’OSTEOPOROSI IN MENOPAUSA?

Altezza ridotta e dolore muscolare e osseo sono due segnali che potrebbero insospettire sulla presenza di osteoporosi. Questa patologia colpisce soprattutto le donne, soprattutto dopo la menopausa, e può manifestarsi in due forme: l’osteoporosi postmenopausale, che colpisce l’osso spugnoso delle donne tra i 45 e i 55 anni, e l’osteoporosi senile, che colpisce soprattutto la parte corticale delle donne oltre i 70 anni.

Ma non solo: esiste anche l’osteoporosi secondaria, associata a diverse patologie come il diabete mellito di tipo 1, la croma galia, la spondilite anchilosante, la broncopneumopatia, la tossicodipendenza e altre malattie come quelle del sistema ematologico o gastroenterico. Curando queste patologie si può anche eliminare l’osteoporosi secondaria.

In ogni caso, è importante essere consapevoli dei possibili sintomi e monitorare la propria salute scheletrica per prevenire eventuali conseguenze negative sulla qualità di vita. Se si sospetta di avere osteoporosi, è necessario rivolgersi al proprio medico per una corretta diagnosi e un trattamento adeguato.

OSTEOPOROSI:FATTORI DI RISCHIO

Mentre alcuni fattori di rischio, come l’età e il sesso, non possono essere modificati, ci sono molti altri fattori di rischio che possono essere evitati o trattati per prevenire l’osteoporosi.

L’età è uno dei principali fattori di rischio per l’osteoporosi, poiché la densità minerale ossea diminuisce naturalmente con l’età. Anche il sesso è un fattore di rischio, poiché le donne sono più suscettibili all’osteoporosi rispetto agli uomini. Altri fattori non modificabili includono l’etnicità e la predisposizione genetica.

Ci sono molti fattori di rischio modificabili per l’osteoporosi, tra cui lo stile di vita, l’alimentazione e alcune condizioni cliniche. Il fumo di sigaretta, il sottopeso e l’inattività fisica possono aumentare il rischio di osteoporosi. È anche importante avere un’adeguata assunzione di calcio e vitamina D attraverso la dieta o gli integratori.

Alcune condizioni cliniche, come l’ipertiroidismo e la menopausa precoce, possono aumentare il rischio di osteoporosi. Anche l’anoressia, l’ipogonadismo e la costituzione fisica con ossa minute o un rapporto peso-altezza basso possono aumentare il rischio di osteoporosi.

Farmaci come il cortisone, gli anticonvulsivanti e gli antidepressivi possono anche aumentare il rischio di osteoporosi, soprattutto se assunti a lungo termine. Inoltre, alcune procedure chirurgiche, come l’isterectomia e la chirurgia bariatrica, possono aumentare il rischio di osteoporosi.

PREVENIRE L’OSTEOPOROSI

Per prevenire l’osteoporosi, è importante adottare uno stile di vita sano e mantenere un’alimentazione adeguata. Ci sono anche farmaci disponibili per trattare l’osteoporosi e prevenire le fratture. Se si hanno fattori di rischio per l’osteoporosi, è auspicabile parlarne con il proprio medico per discutere le opzioni di prevenzione e trattamento più adatte.

Alcuni consigli utili per mantenersi in salute.

  1. Assunzione di calcio e vitamina D: per mantenere le ossa sane è importante assumere una quantità sufficiente di calcio e vitamina D. Si possono trovare in alimenti come il latte, lo yogurt, i formaggi, le verdure a foglia verde, i cereali fortificati e i pesci grassi come il salmone e le sardine.Attività fisica regolare: l’esercizio fisico regolare aiuta a mantenere le ossa forti e sane. Si consiglia di fare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, come camminare, fare jogging, fare yoga o pilates.
  2. Evitare il fumo: il fumo può aumentare il rischio di osteoporosi, pertanto è importante evitare di fumare o smettere se si è già fumatori.
  3. Ridurre l’assunzione di alcol: l’eccessivo consumo di alcol può aumentare il rischio di osteoporosi. Si consiglia di limitare l’assunzione di alcol a una o due bevande al giorno.
  4. Mantenere un peso sano: avere un peso sano è importante per la salute delle ossa. Tuttavia, non è consigliabile seguire diete troppo restrittive o perdere peso troppo rapidamente, poiché questo può aumentare il rischio di osteoporosi.
  5. Fare esami diagnostici: è importante fare esami diagnostici per la densità minerale ossea per valutare il rischio di osteoporosi. Si consiglia di fare l’esame a partire dai 65 anni per le donne e dai 70 anni per gli uomini.
  6. Consultare il medico: se si hanno fattori di rischio per l’osteoporosi, come la menopausa precoce o l’uso prolungato di corticosteroidi, è importante consultare il medico per valutare le opzioni di prevenzione e trattamento.

COS’È IL METABOLISMO OSSEO?

Il metabolismo osseo è un processo continuo di distruzione e costruzione dell’osso, controllato dagli osteoclasti e dagli osteoblasti. Gli osteoclasti sono deputati alla distruzione e al riassorbimento dell’osso, mentre gli osteoblasti alla costruzione e alla deposizione della matrice ossea.

Questo processo è governato anche dagli estrogeni, che sono deputati al riassorbimento del calcio renale, intestinale e alla stima della formazione di osso. La perdita di massa ossea durante la menopausa è stata dimostrata da molti studi e può essere accelerata del 15% in 10 anni.

Per la diagnosi, ci sono diversi strumenti a disposizione come la MOC (Misura della densità ossea) e la MOC DEXA (Misura della densità ossea con tecnologia a raggi X). Questi strumenti forniscono un indice chiamato “t-score”, che consente di fare una diagnosi di osso normale, osteopenia o osteoporosi.

Oltre alla MOC, ci sono altre indagini come la valutazione morfometrica vertebrale, il BEST test e l’algoritmo FRAX che stima il rischio assoluto di frattura. Ci sono anche esami di laboratorio come il calcio, la vitamina D e il collagene di tipo 1 che possono essere utili per la diagnosi.

Per la prevenzione e la gestione dell’osteoporosi, è importante iniziare a monitorare la densità ossea a partire dai 50 anni. Ci sono anche alcune raccomandazioni dietetiche come l’assunzione di calcio e vitamina D, così come la pratica di attività fisica regolare.

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