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Meningite: cause e sintomi

La meningite è un’infiammazione acuta delle meningi dall’esito fulmineo se non trattata in tempo. Vediamo quali sono le cause e i sintomi di esordio.

MENINGITE: COS’È E QUALI SONO LE CAUSE

La meningite è un’infiammazione acuta delle meningi, ovvero le membrane di rivestimento che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Generalmente la patologia ha origine infettiva, può essere causata da virus, batteri o funghi.

Questa tipologia è molto più frequente rispetto a quella più rara ma dalle conseguenze molto più serie, anche fatali, della forma batterica.

I batteri che più frequentemente provocano la meningite batterica sono:
lo Streptococcus pneumoniae o Pneumococco
la Neisseria meningitidis o Meningococco
l’Haemophilus influenzae tipo b o Emofilo, anche se con l’introduzione della vaccinazione i casi di meningite causati da questo batterio si sono molto ridotti.

Nei neonati i batteri più frequentemente causa di meningite batterica sono lo Streptococco di gruppo B, l’Escherichia coli e la Listeria monocytogenes.

Il tempo di esordio dei sintomi può variare a seconda dell’agente causale e della sua manifestazione clinica. Il periodo di incubazione della meningite virale va dai 3 ai 6 giorni; per la forma batterica il periodo di incubazione può essere più lungo, dai 2 ai 10 giorni.   

La malattia è contagiosa soltanto durante la fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio.

SINTOMI

I primi sintomi possono essere aspecifici:
sonnolenza
cefalea
inappetenza

In genere, però, dopo 2-3 giorni i sintomi peggiorano e compaiono:
nausea e vomito
febbre
 pallore
 fotosensibilità

Segni tipici sono:
rigidità della nuca
rigidità nell’estensione della gamba

Nei neonati alcuni di questi sintomi non sono molto evidenti, mentre possono essere presenti pianto continuo, irritabilità e sonnolenza, al di sopra della norma, e scarso appetito. A volte si nota l’ingrossamento della fontanella della testa, che può essere palpato facilmente.

La meningite e la sepsi meningococca si possono anche presentare con forme fulminanti, con il peggioramento delle condizioni in poche ore, e la comparsa di petecchie, delle piccole macchie rossastre o violacee dovute a micro-emorragie dei vasi. Le persone più colpite sono soprattutto i bambini sotto i 5 anni e altre fasce di età che variano a seconda del germe. Infatti le forme da meningococco interessano, oltre ai bambini piccoli, anche gli adolescenti e i giovani adulti, mentre le meningiti da pneumococco colpiscono soprattutto i bambini e gli ultra 60enni.

TRATTAMENTO

Il trattamento deve essere tempestivo. La meningite batterica viene trattata con antibiotici; la cura è più efficace se il ceppo responsabile dell’infezione viene caratterizzato e identificato. Nel caso di meningiti virali, la terapia antibiotica non è appropriata, ma la malattia è meno grave e i sintomi si risolvono di solito nel corso di una settimana, senza necessità di alcuna terapia specifica, ma solo di supporto.

di Melania Sorbera

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