La storia di Mariella, una donna vittima di violenza psicologica e fisica, salvata dalla casa di accoglienza “Locanda del Samaritano” di Catania.
La storia di Mariella racchiude in se’ ogni forma di violenza da quella psicologica a quella fisica. La storia di una bambina che a soli 9 anni, dalla morte del padre, ha dovuto rinunciare al suo sogno di proseguire gli studi, perché la primogenita doveva badare al resto della famiglia. Da qui la fuga dalla madre, verso una illusoria libertà a soli 15 anni, la gravidanza dopo pochi mesi, ed il diventare madre quando ancora lei stessa doveva crescere. Ma soprattutto un matrimonio con un ragazzo di appena 16 anni e mezzo, gestito a sua volta dalla madre.
E poi a 30 anni la nuova fuga, ma questa volta “consapevole”, verso la libertà da un marito violento ed una suocera severa.
Per la sua libertà Mariella ha però pagato un prezzo altissimo, l’allontanamento dai figli che non poteva mantenere, lo sfruttamento del lavoro in nero, e soprattutto la violenza verbale della sua famiglia di origine, che pur sapendo che aveva rinunciato ad una vita di violenza, considerava la separazione una vergogna ancora più terribile della violenza stessa.
Poi finalmente nel 2020, poco prima del lockdown, Mariella arriva alla Locanda del Samaritano di Catania, gestita dai padri Vincenziani.
Lì il direttore della Locanda, Padre Mario Sirica, le apre le porte della struttura (luogo di accoglienza per chi non ha una fissa dimora) e trova non solo nuovi amici, ma la forza di poter ricominciare.
Inizia un percorso psicologico, trova un lavoro con tanto di messa in regola, riesce finalmente ad avere una casa sua, dove adesso vive con una delle figlie.
Ma il percorso di Mariella non è affatto finito. La sua è una vita in continua crescita e ancora piena di sfide anche dolorose, eppure il suo “NO” alla violenza è forte e chiaro e in questa intervista lancia a tutte le donne un messaggio di riscatto sociale.
LA LOCANDA DEL SAMARITANO
La casa di accoglienza H24, denominata Locanda del Samaritano, accoglie o persone che necessitano di un supporto sostanziale e di un accompagnamento finalizzato al reinserimento sociale, o persone che si trovano in stato di malessere psichico/fisico, tale da richiedere una accoglienza H24. In particolare, i soggetti presenti possono presentare problematiche psichiatriche, dipendenza da sostanze o da comportamento, donne vittime di violenza, persone con patologie fisiche, anziani, etc..
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