Home » Malattia di Crohn: diagnosi e cura

La malattia di Crohn è un’infiammazione cronica intestinale che può colpire tutto il tratto gastrointestinale. Quali sono le cause e ci sono novità nella cura? Ne parliamo con Maurizio Vecchi, docente e direttore della scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato digerente dell’Università degli Studi di Milano.


COS’È LA MALATTIA DI CROHN E QUALI SONO LE CAUSE?

La malattia di Crohn, insieme alla rettocolite ulcerosa, sono le due principali forme di malattie infiammatorie dell’intestino, MICI, caratterizzate da un’attivazione immunitaria cronica o recidivante nel tratto gastrointestinale. Le cause della malattia di Crohn non sono ancora completamente comprese.

Si ritiene che sia influenzata da una combinazione di fattori ambientali e predisposizione genetica. L’ambiente intestinale, ricco di cellule batteriche, rende la ricerca sulle cause più complessa. Attualmente, non esiste un batterio specifico identificato come causa principale della malattia.

COME AVVIENE LA DIAGNOSI DELLA MALATTIA DI CROHN?

La diagnosi della malattia di Crohn può essere sfidante, poiché i sintomi possono variare significativamente da persona a persona. Tuttavia, una colonscopia, un esame endoscopico che esplora il colon e l’ultimo tratto del piccolo intestino, è solitamente efficace per individuare la malattia nella maggior parte dei casi. Altri esami e test, come l’esame istologico e analisi del sangue, sono spesso necessari per una diagnosi definitiva.

IN COSA CONSISTE LA TERAPIA DELLA MALATTIA DI CROHN?

Negli ultimi anni, sono stati sviluppati farmaci biologici/biotecnologici che hanno rivoluzionato il trattamento della malattia. Questi farmaci agiscono contro molecole infiammatorie specifiche, come il fattore di necrosi tumorale, per ridurre l’infiammazione. Tra i farmaci biologici utilizzati vi è l’infliximab, che ha mostrato un effetto sorprendente nel controllo della malattia. Altri farmaci mirano ad altri bersagli infiammatori, come le integrine e le interleuchine.

QUALI SONO I CAMBIAMENTI INTRODOTTI DA POCO NELLA TERAPIA?

Recentemente, è stata introdotta una nuova modalità di somministrazione per l’infliximab: quella sottocutanea. Questo approccio offre vantaggi come una migliore qualità di vita per i pazienti, riduzione delle reazioni avverse acute e maggiore facilità di utilizzo domiciliare.

I farmaci biologici, inclusi quelli sottocutanei, sono generalmente indicati per pazienti che non hanno risposto alle terapie tradizionali o che presentano una forma più grave e aggressiva della malattia di Crohn. Questi farmaci possono modificare la storia naturale della malattia e prevenire la necessità di interventi chirurgici.

QUALI SONO LE COMPLICANZE ASSOCIATE ALLA MALATTIA DI CROHN?

Alla malattia di Crohn possono associarsi alcune complicanze che vanno adeguatamente gestite affinché non compromettano la salute del paziente.

Le principali complicanze sono:

  • Eritema nodoso, malattia infiammatoria della pelle, caratterizzata dalla comparsa di noduli sottocutanei;
  • uveite;
  • tumore al colon;
  • colangite sclerosante primitiva;
  • spondilite anchilosante;
  • pioderma gangrenoso.

COSA NON SI DEVE MANGIARE CON IL MORBO DI CROHN?

Nelle diete indicate ai pazienti con malattia di Crohn sono altamente sconsigliati cibi come legumi, uova e carni fritte, piselli, salumi, burro di noci, carni rosse: maiale, manzo, agnello, carni grasse e affumicate, salumi, cibo da fast food, cibi elaborati, conservati, piccanti e speziati. È opportuno ridurre l’assunzione di fibre, soprattutto verdure, crusca, legumi, bucce di frutta, soprattutto nella malattia con stenosi del tenue.

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