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Mal di testa: un rimedio arriva dal sale di lisina nel cibo

Il ketoprofene sale di lisina è un principio attivo antinfiammatorio e analgesico usato non solo per il mal di testa. Perché non assumerlo attraverso il cibo? Vediamo come.

Il ketoprofene è un medicinale che appartiene al gruppo dei FANS, i farmaci antinfiammatori non steroidei, reperibile in farmacia. Essendo un sale di lisina può essere assunto anche attraverso il cibo. Il suo impiego non permette solo di curare il mal di testa o i dolori mestruali ma è coinvolto in compiti diversi, tra questi vi è la sintesi di ormoni, proteine e cellule immunitarie.

La sua carenza, invece, può generare disturbi della crescita, scompensi metabolici e deficit immunitari indispensabili per uno stato di salute ottimale.

 

SINTOMI

In caso di carenza di lisina i sintomi da tenere presenti sono:
Calo della concentrazione
Occhi rossi
Anemia
Disordini metabolici
Nausea
Inappetenza
Perdita di capelli
Calo ponderale consistente

Anche l’eccesso di medicinali contenenti lisina può provocare condizioni di varia entità come:
vomito
crampi allo stomaco
reazioni allergiche, più o meno gravi
disturbi gastrointestinali

 

LA LISINA

La lisina è precursore della niacina, vitamina coinvolta nelle manifestazioni di pellagra. Con la metionina, inoltre, è precursore della carnitina fondamentale per la degradazione metabolica degli acidi grassi. Viene indicata anche nel trattamento degli herpes virus essendo un antagonista dell’arginina.

Il nostro organismo non è però in grado di produrla e visto i suoi innumerevoli effetti positivi si può assumere attraverso il cibo. Essa è presente in quantità sufficienti in numerose tipologie di alimenti: soprattutto in carne e pesce.

Gli alimenti che ne sono più ricchi sono: il merluzzo, il tonno, i fagioli, i piselli, le lenticchie; i ceci; le fave e gli arachidi. Tacchino, pollo, coniglio e vari tipi di formaggi possono dare un apporto medio  e in linea con il fabbisogno quotidiano.

Quantità sufficienti sono presenti in alcuni cibi utilizzati in molte diete alimentari come quinoa, grano saraceno e amaranto. I cereali sono poveri di lisina.

Per contro se consumati con i legumi l’associazione permette di utilizzare al meglio le proteine di entrambi.

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