A Salute Pubblica parliamo di Lotta all’alcolismo: consumi in aumento. Tutti i dati regionali e nazionali. In Italia è in costante aumento il consumo di alcol occasionale e fuori pasto. In Sicilia la media dei consumi è inferiori a quella nazionale, ma aumenta il consumo maschile. In studio prof. Gaetano Bertino, Responsabile Unità Epatologia Policlinico Catania, docente Unict e il signor Angelo C., membro di Alcolisti anonimi. Intervista al Dr. Giuseppe Mustile. Direttore UOC dipendenze patologiche ASP Ragusa.
ALCOLISMO: UN IMPORTANTE PROBLEMA DI SALUTE PUBBLICA
L’alcolismo è un problema grave e diffuso in Europa, causando numerosi danni alla salute pubblica. Le statistiche mostrano che il consumo eccessivo di alcol è responsabile di circa il 4% di tutte le morti e circa il 5% degli anni di vita persi per disabilità in Italia. Questi dati sono allarmanti e richiedono interventi mirati per affrontare il problema.
Un altro aspetto preoccupante è l’aumento del consumo di alcol occasionale e fuori pasto. Attualmente, in Italia, si contano 8 milioni e 700mila consumatori a rischio e oltre 64 mila e 500 persone sono considerate alcoldipendenti e sono seguite dai servizi alcologici. Questi numeri evidenziano la necessità di un intervento tempestivo e mirato per contrastare questa tendenza.
INCIDENTI STRADALI E ALCOL: UNA SFIDA PER LA SICUREZZA PUBBLICA
Gli incidenti stradali causati da conducenti in stato di ebbrezza sono un problema serio. Negli ultimi dieci anni, sono stati registrati circa 3.700 incidenti stradali in cui almeno uno dei conducenti era sotto l’influenza dell’alcol. Questi incidenti, rilevati da polizia e carabinieri, mettono in pericolo la sicurezza di tutti gli utenti della strada e richiedono misure adeguate per prevenirli.
AUMENTO DEL CONSUMO DI ALCOL TRA LE DONNE ITALIANE
Un’altra tendenza in crescita riguarda il consumo di alcol tra le donne italiane. Le donne consumatrici occasionali di alcol sono aumentate dal 38,8% al 45,3%, mentre coloro che consumano alcol fuori dai pasti sono quasi raddoppiate, passando dal 14,2% al 22,4%. Questi dati sottolineano la necessità di specifiche strategie per affrontare il problema del consumo di alcol tra le donne.
ALCOLISMO: QUALI SONO LE FASCE DI ETÀ PIÙ A RISCHIO?
Le fasce di popolazione più a rischio per problemi correlati all’alcol sono i giovani tra i 16 e 17 anni, che non dovrebbero consumare bevande alcoliche, e gli ultra 65enni. In Italia, circa 800 mila minorenni e due milioni e mezzo di ultra 65enni sono consumatori a rischio per patologie alcol-correlate. Questi dati sottolineano l’importanza di programmi mirati per sensibilizzare queste fasce di popolazione sui rischi legati all’alcol.
IL PERICOLOSO FENOMENO DEL BINGE DRINKING TRA I GIOVANI?
Un comportamento a rischio diffuso tra i giovani è il “binge drinking”, che consiste nell’assumere numerose unità alcoliche al di fuori dei pasti e concentrate in un breve arco di tempo. Nel 2020, il 18,4% dei giovani tra i 18 e 24 anni era coinvolto in questo fenomeno, con un aumento particolarmente marcato tra le giovani donne. Questo dato richiede azioni preventive e informative per contrastare il “binge drinking” tra i giovani.
LA NECESSITÀ DI INTERVENTI MIRATI E PREVENTIVI
I dati evidenziano chiaramente che l’alcolismo rappresenta un serio problema di salute pubblica in Europa e in Italia. Per affrontare questa sfida, è essenziale adottare interventi mirati, informare la popolazione sui rischi del consumo eccessivo di alcol e promuovere uno stile di vita sano e responsabile. Solo con azioni concrete e preventive sarà possibile ridurre l’impatto negativo dell’alcolismo sulla società e migliorare la salute e il benessere di tutti i cittadini.
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