E’ allarme in Europa e negli Stati Uniti per la diffusione di epatiti acute, di origine sconosciuta, che colpiscono i bambini sotto i 10 anni, in alcuni casi con forme talmente gravi da provocare un’insufficienza d’organo.
Di Melania Sorbera
In Italia il Servizio Regionale di Sorveglianza delle Malattie Infettive dell’Istituto Spallanzani di Roma ha inviato, a tutte le strutture del Servizio sanitario regionale, un aggiornamento delle comunicazioni inoltrate dal Ministero della Salute, elaborato in base alle segnalazioni del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. In base a queste comunicazioni, bisognerebbe condividere tutte le informazioni e segnalare i casi di bambini che presentano epatite acuta, con esclusione di diagnosi di epatite da “A” a “E”. Il primo caso di epatite tra i bambini, è stato segnalato il 5 aprile in Scozia. Subito dopo nel Regno Unito, sono circa 80 casi, nella maggior parte in bambini tra i 2 e i 5 anni, alcuni hanno avuto bisogno di un trapianto di fegato, evento rarissimo in questa fascia di età. Con il passare del tempo si sono aggiunti casi segnalati in Spagna, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e negli Usa. Finora nessun caso in Italia ma l’attenzione sale.
Manca ancora un conteggio ufficiale ma i casi sembrerebbero circa un centinaio, in tutto, in poco più di due mesi. L’ipotesi più accreditata per spiegare l’origine della patologia sembra quella infettiva ma i casi non sono legati a epatiti virali note, come l’epatite “A”, “B”, “C” ed “E”. Fra i sintomi riscontrati finora vi è: l’ingiallimento della pelle, della sclera degli occhi, il dolore nella parte alta destra dell’addome, la nausea e il vomito. Il malato comincia a perdere energia e appetito, si sente male, ha anche una leggera febbre. Seguono poi ingrossamento del fegato che duole alla pressione e infine può insorgere l’ittero. In alcuni pazienti sono state riscontrate altre forme di infezione virale concomitanti, come quella da adenovirus e da Covid-19. Nessun collegamento però con il vaccino contro il Covid-19 somministrato ai bambini. Le indagini sono in corso, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie e l’Oms lavorano insieme per raccogliere informazioni.
Perché il fegato è così importante per il nostro organismo?
Il fegato è il più grande organo parenchimatoso dell’organismo. Svolge funzioni utili non solo adatte alla regolazione delle reazioni chimiche nell’assorbimento degli alimenti, ma è utile alla disintossicazione, ai processi di coagulazione del sangue, nel sintetizzare il colesterolo, nella funzione glicogenica, nell’immagazzinamento e utilizzazione dei grassi, ecc… L’epatite è una condizione infiammatoria del fegato, generalmente causata da vari agenti, patogeni e non, ed è caratterizzata da una necrosi diffusa o parcellare degli epatociti. Questa forma di epatite ha però ancora un’origine ancora “misteriosa” e per capirne di più bisogna attendere gli sviluppi.
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