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L’impatto di Covid-19 sulla farmacia e sullo sviluppo della farmacia dei servizi

Evento online organizzato da Fofi e da Fondazione Cannavò, in collaborazione con Federfarma e SIFO e in partnership con Edra

Milano, 3 Luglio 2020

Evoluzione della farmacia nel contesto presente e nel prossimo futuro e ruolo della Sperimentazione della Farmacia dei Servizi nel rispondere alla necessità di sviluppare nuovi modelli di presa in carico del paziente attraverso il rilancio delle sinergie tra gli operatori sanitari, garantendo la continuità assistenziale ospedale-territorio. Queste e altre le cruciali tematiche sono state affrontate oggi nel corso dell’evento online “L’impatto di Covid-19 sulla farmacia e sullo sviluppo della farmacia dei servizi” organizzato da Fofi e da Fondazione Cannavò, in collaborazione con Federfarma e SIFO e in partnership con Edra.

 

Senatore D’Ambrosio Lettieri: “L’importanza dello sviluppo della ‘farmacia dei servizi’ post emergenza Covid-19”. 

Durante l’emergenza la farmacia ha saputo reggere all’impatto dirompente delle necessità di salute dei cittadini”: il Senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, Presidente della Fondazione Cannavò ha parlato del ruolo della farmacia durante la pandemia nel corso dell’evento online “L’impatto di Covid-19 sulla farmacia e sullo sviluppo della farmacia dei servizi”. “Ad un primo bilancio abbiamo solide conferme sul ruolo della farmacia, unico presidio sanitario del territorio e di comprovata affidabilità durante questo periodo – ha aggiunto –. Il farmacista ha dimostrato una risposta efficace per l’accesso alle terapie e per le consulenze sui temi della salute”.

Il Senatore D’Ambrosio Lettieri ha quindi sottolineato l’importanza della farmacia dei servizi, utile al nuovo modello di governance sanitaria. “Le attività di prevenzione e di cura devono coinvolgere la preziosa rete delle farmacie di comunità con la giusta remunerazione e con una sinergia ancora più efficace, a beneficio soprattutto dei pazienti cronici che in questa emergenza sono stati trascurati – ha commentato -. La farmacia ha ampiamente dimostrato di essere utile al paese e la sperimentazione dei nuovi servizi ha già superato abbondantemente la prova. Per questo il progetto della farmacia dei servizi deve proseguire, anche potenziando la sanità digitale”.

 

Roberto Tobia, Federfarma: Il ruolo della farmacia e del farmacista territoriale durante la pandemia e nel futuro

Roberto Tobia, Segretario Nazionale Federfarma, ha evidenziato il ruolo del farmacista e della farmacia territoriale. “In un momento in cui alcune professioni si sono fermate o non hanno più avuto contatto diretto con il cittadino, il farmacista invece ha continuato ad averlo, dimostrando grande professionalità e presenza capillare sul territorio – ha ricordato Tobia -. La farmacia ha dato risposte mirate alle esigenze della gente durante il periodo di crisi; la consegna del farmaco a domicilio è stata protagonista, così come la consegna dell’ossigeno terapeutico e molti altri servizi”. Poi ha proseguito: “La dematerializzazione delle ricette è stata fondamentale e purtroppo non in tutte le regioni applicata nello stesso modo; certo non deve portare alla dematerializzazione del rapporto tra cittadino e medico, ma mette in luce l’importanza dell’attivazione del fascicolo sanitario elettronico e di un dossier farmaceutico univoco su tutta Italia”. Tobia ha sottolineato l’importanza di spostare l’assistenza sanitaria al territorio. “Innovazione significa voler trasferire alla farmacia la dispensazione di alcuni farmaci per alcune patologie per cui il cittadino non deve essere costretto a recarsi nella struttura pubblica per reperire quel farmaco”.

 

Luca Pani su pandemia Covid-19: i motori per riprendersi dalla crisi economica e il ruolo della farmacia

Innovazione, dinamismo aziendale e capacità della forza lavoro di adattarsi” sono i motori della crescita economica, essenziali per risollevarsi dopo il pesante impatto provocato dalla pandemia Covid-19, secondo Luca Pani, Professore di Farmacologia e Farmacologia clinica, Università di Modena e Reggio Emilia e Professore di psichiatria clinica all’Università di Miami. “In Europa oltre 100milioni di posti di lavoro verranno drammaticamente messi a rischio dal Covid – ha detto Panie, a oggi, 40milioni di americani nel giro di sei settimane hanno chiesto sussidio per la disoccupazione”.

Poi ha aggiunto: “Lo scenario globale ci dice che i settori in crescita sono scienza, tecnologia e sanità, destinati a salire; commercio, funzioni manuali e mansioni di supporto in ufficio sono più in crisi. Per agganciare i nuovi posti disponibili, saranno essenziali due elementi: la formazione e riqualificazione dei lavoratori e la capacità di guardare alle aree più attrattive in Europa. Al momento non sappiamo se l’Europa avrà una regia comune in tutto questo. In ogni caso, mentre la territorialità della farmacia rimarrà centrale come presidio in quanto tale, le competenze e la formazione nella farmacia dei servizi potranno avere delle sorgenti globali”. Fondamentale, secondo Pani, la formazione e l’automazione, oltre all’intelligenza artificiale: “Bisogna entrare in un sistema di apprendimento continuo in medicina, non più saltuario e avere la capacità di porre tutti questi aspetti al servizio dei cittadini”. 

 

Onorevole Andrea Mandelli: l’invito a guardare al futuro dei farmacisti, facendo tesoro del loro lavoro durante l’emergenza 

L’Onorevole Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi), ha sottolineato che “Durante l’emergenza i farmacisti hanno risposto in maniera straordinaria in ospedale e sul territorio e hanno fatto il massimo di quello che potevano fare. Passata l’emergenza ora dobbiamo proporre un modello, puntando sul farmacista che sul territorio possa dare risposte e sulla figura ospedaliera che possa essere ancor di più a fianco dei medici per offrire un servizio al cittadino”.

Dobbiamo affrontare il futuro: agli Stati Generali ho riassunto in dodici punti ciò che riguarda la nostra professione – ha spiegato, in sintesi, Mandelli Basta con i tagli; poi, per prima cosa, il farmaco deve tornare sul territorio se non c’è bisogno di un monitoraggio ospedaliero. La situazione di questi mesi dimostra quanto questo sia importante affinché il paziente non si debba recare in ospedale. Il farmaco deve tornare sul territorio, il farmacista ospedaliero invece deve stare di fianco al medico”.

Mandelli ha poi concluso: “La professione che deve essere valorizzata, anche con la formazione, non tanto per noi, quanto per il cittadino: è un insegnamento di questi mesi che non vogliamo vada disperso. Dobbiamo fare in fretta e bene e avere il coraggio di copiare i sistemi europei o mondiali che funzionano come modello di evoluzione della farmacia: è necessario innovare, mantenendo il farmacista a contatto con il cittadino, ma in maniera diversa”. Infine, sulle vaccinazioni: “Farle in farmacia è una proposta di assoluto buonsenso”, ha aggiunto l’Onorevole Mandelli.

 

Simona Creazzola, presidente SIFO: La sinergia ospedale territorio per la continuità assistenziale

Simona Creazzola, Presidente SIFO, ha commentato: “L’assistenza farmaceutica delle aziende sanitarie sicuramente ha svolto un ruolo fondamentale in questa sfida recente; risponde alle esigenze dei reparti dell’ospedale e deve interfacciarsi con il territorio in continuità. L’assistenza farmaceutica territoriale delle aziende sanitarie è fatta dalle strutture farmaceutiche territoriali, che sono i primi attori di questa continuità assistenziale, e si struttura fino alla farmacia di comunità, che va intesa come la massima capillarizzazione dell’assistenza farmaceutica territoriale delle aziende sanitarie”.

In questo periodo si è evidenziata fortemente l’importanza della continuità assistenziale ospedale-territorio – ha aggiunto Creazzola -. A fronte di quanto accaduto, oggi ci dobbiamo attrezzare sempre di più a fronte della mancanza di alcuni percorsi di presa in carico territoriale che ha mostrato tutta la sua criticità nel periodo di emergenza”.

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