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Le proposte di FIASO per far ripartire la sanità

Aumento del fondo sanitario, sblocco delle assunzioni e contratto manageriale unico in tutta Italia, per far ripartire la sanità. Queste le proposte al centro del “Forum Mediterraneo Sanità”, organizzato dalla Regione Puglia e dal Forum Risk Management, enunciate da FIASO, la Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere, svoltosi a Bari.

di Melania Sorbera

Passate le elezioni si torna a parlare di sanità. Una sanità che dovrebbe cambiare a partire dalla collocazione delle strutture al personale. La Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere mette al centro della questione sanitaria tre temi: ripartizione delle risorse economiche, eliminazione del tetto alla spesa per il personale e responsabilità dei manager. “L’Italia si è mantenuta, in termini di risorse destinate alla sanità, stabilmente al di sotto di molti altri Paesi europei. La strada che abbiamo anche indicato come FIASO è attestare il nostro Paese su uno stanziamento dell’8% del PIL dedicato al Fondo sanitario nazionale. Si tratta di un valore superiore al 7,3% del 2021 e al 7,5% del 2020, ma che terrebbe conto di situazioni congiunturali alle quali il Servizio sanitario dovrà fare fronte, come i rincari del costo della energia, delle tante questioni ancora in sospeso, come per esempio la stabilizzazione del personale, per le quali saranno necessari ulteriori fondi oltre a quelli già stanziati”, ha evidenziato il Presidente Fiaso, Giovanni Migliore. “Il tema del finanziamento, della sua stabilità negli anni e della equità del suo riparto, dovrebbero rappresentare in questo momento una priorità dell’agenda politica del Paese. Una spesa sanitaria attestata sul valore dell’8% del PIL riporterebbe l’Italia in linea con la media dei Paesi europei più avanzati, perché – ha ricordato Migliore l’investimento sulla sanità non è una voce di costo, il prodotto interno lordo di una nazione può crescere se cresce complessivamente il livello di salute dei suoi cittadini”.

In un’ottica di rinnovamento non può certo mancare l’attenzione al personale sanitario, considerato sottodimensionato e poco incentivato. Eliminare il tetto della spesa per il personale sanitario è un’altra proposta della FIASO. “È arrivato il momento di lasciarsi definitivamente alle spalle la stagione dei blocchi e dei tetti di spesa sul personale, puntando con determinazione su investimenti, programmazione e formazione per ridisegnare servizi, ripensare profili e mix di competenze professionali, riallocare risorse e allineare il servizio sanitario ai bisogni di cura e di assistenza dei cittadini nei prossimi anni”, ha aggiunto il presidente. “Sbloccare le assunzioni di personale sanitario è fondamentale per dare corpo agli importanti investimenti che il PNRR ha previsto nel settore della sanità per rendere effettivamente operativi i 381 ospedali di comunità, le 602 Centrali operative territoriali e le 1.288 Case di Comunità previste nella Missione 6 del Piano presentato dall’Italia all’Unione Europea. Sul terzo tema, affrontato durante il Forum, quello della responsabilità professionale dei direttori generali delle aziende sanitarie pubbliche e il loro inquadramento contrattuale i manager delle aziende sanitarie chiedono che si lavori su uno schema contrattuale unico attraverso il quale essere maggiormente tutelati a fronte delle responsabilità crescenti cui sono chiamati a rispondere”.

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