I professionisti dell’alimentazione e della nutrizione sono diversi. Oggi parliamo della figura del dietista. Come ci si diventa? Quali sono gli ambiti di competenza? Ne parliamo con Marco Buccianti e Katia Nardi, rispettivamente, presidente e vicepresidente dell’Albo Dietisti di Pisa, Livorno e Grosseto.
LA PROFESSIONE DEL DIETISTA: DIFFERENZE TRA DIETOLOGO E DIETISTA
Quando si parla di professionisti del settore alimentare e nutrizionale, è comune incappare in termini come dietologo, dietista e nutrizionista. Tuttavia, esistono differenze significative tra queste figure a livello giuridico e formativo. In realtà, le due figure riconosciute ufficialmente sono il dietologo e il dietista.
Il dietologo è un medico che, dopo aver completato il percorso di studi in medicina, si specializza in scienze dell’alimentazione. Grazie alla formazione medica, il dietologo possiede le competenze necessarie per la diagnosi e la prescrizione terapeutica, incluso l’uso di farmaci.
D’altra parte, il dietista è un operatore sanitario non medico che si occupa dell’applicazione corretta dell’alimentazione e della nutrizione, inclusi gli aspetti educativi, la collaborazione e l’attuazione delle politiche alimentari. Il dietista è un vero e proprio tecnico sanitario con un ambito di competenza ben definito.
È importante sottolineare che il termine “nutrizionista” può essere utilizzato sia per il dietologo che per il dietista, ma non identifica un percorso formativo riconosciuto per legge.
Il ruolo del dietista deriva principalmente dal suo percorso formativo. Infatti, il dietista è l’unica figura professionale non medica che si forma a livello universitario all’interno della facoltà di medicina. Mediante una laurea triennale abilitante, il dietista acquisisce conoscenze teoriche e svolge un tirocinio di 1500 ore in vari contesti specialistici.
Questo percorso formativo prepara il dietista a lavorare nella prevenzione, nella dietoterapia e nella nutrizione clinica, sia nel contesto del sistema sanitario che in ambiti come la ristorazione collettiva e le politiche alimentari.
Negli anni, la professione del dietista ha subito un’evoluzione significativa. In passato, i dietisti spesso intraprendevano studi presso scuole private e completavano tirocini ospedalieri, ma mancava loro autonomia.
Tuttavia, grazie all’istituzione dei profili professionali nel 1994, la figura del dietista ha ottenuto una maggiore definizione delle responsabilità e delle competenze, delineando il campo di azione in maniera precisa.
Attualmente, i corsi di laurea in dietistica offrono una formazione specifica e gli albi professionali, introdotti negli ultimi anni, conferiscono ai dietisti una certa responsabilità nel loro ambito operativo.
QUALI COMPETENZE OCCORRONO PER ESERCITARE LA PROFESSIONE DEL DIETISTA?
La professione del dietista è caratterizzata da competenze per la corretta applicazione dell‘alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione.
A livello europeo, i dietisti italiani sono legati alla Federazione Europea dei Dietisti, che si impegna per promuovere politiche alimentari di prevenzione e combattere la malnutrizione e le malattie trasmissibili. Tuttavia, la professione del dietista affronta anche diverse sfide legate all’informazione errata sulle diete di moda e alle fake news legate all’alimentazione.
La Federazione Europea dei Dietisti ha sviluppato cinque obiettivi fondamentali per la promozione di un’alimentazione sana e sostenibile.
Questi obiettivi includono l’assicurare un’alimentazione e una nutrizione sane, accessibili e gradevoli, promuovere una sana alimentazione per i gruppi vulnerabili e impiegare i dietisti come educatori ed esperti in questo campo. Inoltre, investire nella valutazione costo-efficacia e rafforzare le alleanze e le reti governative sono considerati aspetti cruciali per un approccio olistico alla salute.
LE SFIDE LEGATE ALLA PROFESSIONE DEL DIETISTA
La professione del dietista si trova spesso a dover affrontare criticità legate all’ampio dibattito sull’alimentazione presente nella società. Le diete di moda e i vari modelli alimentari che circolano attraverso il web, i media e le conversazioni quotidiane possono disorientare il cittadino, inducendolo a seguire sistemi non scientifici e a intraprendere percorsi terapeutici non adatti alle sue reali esigenze. Ciò può comportare rischi per la salute e un dispendio economico inutile.
Una delle sfide principali per i dietisti è fornire informazioni corrette ed educate ai cittadini. Questo ruolo è fondamentale per indirizzare le persone verso canali di tutela, prevenzione e terapia adeguati. È importante contrastare l’informazione erronea diffusa dalle diete di moda e dalle fake news sull’alimentazione, che spesso mancano di basi scientifiche e possono mettere a rischio la salute delle persone.
IL RUOLO DEL DIETISTA NELLO SPORT
Negli ultimi anni, il ruolo del dietista nello sport è notevolmente cambiato. Se in passato l’attenzione all’alimentazione era riservata principalmente agli atleti di élite o a coloro che svolgevano attività sportive a livello competitivo, oggi si nota un crescente interesse per interventi nutrizionali anche da parte di soggetti che praticano sport in modo amatoriale o occasionale.
Questo dimostra una maggiore consapevolezza sull’importanza di un’adeguata alimentazione per la salute e il benessere, indipendentemente dal livello di attività sportiva o dalla disciplina seguita.
Il dietista può svolgere diverse attività nel settore dello sport. Da un lato, può operare a livello ambulatoriale all’interno di centri medici o strutture sanitarie, offrendo consulenze individuali altamente personalizzate. In questo caso, il percorso nutrizionale ha una durata variabile a seconda delle esigenze del singolo individuo e non è influenzato da dinamiche di gruppo.
Dall’altro lato, il dietista può intervenire anche nel contesto di sport di squadra, lavorando in modo trasversale con un gruppo di atleti. Qui si occupa di educazione alimentare, supporto e implementazione di strategie per garantire una corretta alimentazione e promuovere comportamenti preventivi per la salute a lungo termine degli atleti.
Consulenza nutrizionale a distanza e in presenza:
Il dietista nello sport può offrire consulenze nutrizionali sia a distanza che in presenza. Queste possono essere collegate anche a staff più organizzati all’interno di squadre, dove si lavora in modo integrato con altri professionisti come psicologi, medici e membri dello staff. Questo approccio multidisciplinare permette di creare strategie nutrizionali ad hoc, ad esempio durante periodi di infortuni o preparazione specifica. Anche in queste situazioni, le consulenze nutrizionali tendono a essere individuali, sebbene possano coinvolgere gruppi più ampi di atleti.
Gestione dei prodotti e integrazione nell’alimentazione:
Un aspetto importante del ruolo del dietista nello sport riguarda la gestione dei prodotti e degli integratori presenti sul mercato. È essenziale trattare questi prodotti con attenzione, evitando di demonizzarli ma inserendoli all’interno di un piano nutrizionale generale. Non devono essere considerati sostitutivi di una corretta alimentazione per gli atleti, ma come un supporto aggiuntivo. È fondamentale valutare attentamente l’uso di tali prodotti e integratori e assicurarsi che siano parte di un regime alimentare equilibrato.
IL DIETISTA NELLO SPORT A LIVELLO INTERNAZIONALE: PROGETTI DI COOPERAZIONE E BUONE PRATICHE
Oggi, nel contesto di un mondo globalizzato, il ruolo del dietista nello sport si estende anche alla cooperazione internazionale. Organizzazioni come l’ONU attraverso l’UNICEF e il World Food Programme sono attori chiave in questo ambito, impegnati nella lotta alla fame a livello mondiale. Nonostante i progressi, i dati mostrano ancora un alto numero di persone che soffrono di carenze alimentari. In quest’ottica, si evidenzia l’importanza del coinvolgimento dei dietisti in progetti di cooperazione, come quelli legati all’alimentazione scolastica.
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