La Prof.ssa Stefania Mondello, Ordinario di Statistica medica nell’Universita’ di Messina, e’ tra gli esperti internazionali invitati a partecipare alla Lancet Neurology Commission sul trauma cranico (Traumatic Brain Injury [TBI]). La Commissione ha redatto per la prestigiosa rivista Lancet Neurology un documento dedicato ai progressi delle nuove e vecchie sfide nella prevenzione, trattamento e ricerca del TBI.
“Il trauma cranico – spiega la Prof.ssa Mondello – è una delle principali cause di morte e di disabilità, specialmente nei giovani. Affligge tra i 50 ed i 60 milioni di persone ogni hanno, con un costo per l’economia globale di oltre 400 miliardi di dollari e con devastanti conseguenze per le famiglie, il sistema sanitario e la societa’. Oltre agli effetti acuti, il trauma cranico e’ associato a gravi complicanze a lungo termine, tra le quali varie forme di demenza, di cui e’ ormai un fattore rischio riconosciuto”.
“Come donna ricercatrice italiana e specialmente di un’Universita’ del Sud Italia – sottolinea la Prof.ssa Mondello – e’ una grande opportunita’ collaborare a questo gruppo ed una grande soddisfazione che il lavoro a cui ho dedicato la mia intera carriera sia cosi’ largamente riconosciuto e apprezzato. La mia l’attivita’ di ricerca si fonda sull’utilizzo di tecnologie analitiche all’avanguardia (proteomica, glicomica e genomica, tra le altre) ed avanzati sistemi computazionali per individuare e validare biomarcatori specifici (“disease-specific signatures”) presenti nel sangue ed in altri fluidi biologici. Tali marcatori rappresentano strumenti indispensabili per una “precisa” caratterizzazione ed endofenitipizzazione molecolare del danno cerebrale e dei suoi processi patologici, offrendo opportunita’ senza precendenti per lo sviluppo di nuove terapie e permettendo di personalizzare il trattamento medico sulle specifiche caratteristiche e necessita’ di ciascun paziente (Precision Medicine)”.
Alla Lancet Neurology Commission hanno partecipato esperti dalle piu’ prestigiose Universita’ e Centri di ricerca internazionali, tra cui l’University of Cambridge, l’University of Antwerp, l’Erasmus Medical Center, l’University of California-San Francisco, l’University of Pittsburgh, il Karolinska Institutet e l’University of Pennsylvania.
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