Home » La masticazione protegge lo sviluppo cognitivo?

La comunità scientifica internazionale ha dimostrato attraverso la pubblicazione di studi e ricerche il ruolo della masticazione sullo sviluppo cognitivo, nella produzione di nuovi neuroni e nella protezione di malattie neurodegenerative. Ne parliamo con Maria Grazia Piancino, professoressa di Ortognatodonzia, Dental School, Dipartimento delle Scienze chirurgiche, Università di Torino. La professoressa parteciperà ad un incontro sullo stesso tema organizzato dall’Accademia di Torino.


QUAL’È IL RUOLO DELLA MASTICAZIONE NELLO SVILUPPO COGNITIVO DEL BAMBINO?

La masticazione è un processo che va oltre il semplice atto di ingerire il cibo. Non è solo un processo meccanico per spezzare e triturare il cibo, ma è anche coinvolto in complessi meccanismi neurali che influenzano lo sviluppo cognitivo del bambino.

Studi condotti su animali hanno dimostrato che alterare le condizioni di masticazione durante lo svezzamento, lo sviluppo e l’invecchiamento porta a una diminuzione dei neuroni e delle sinapsi nell’ippocampo, un’area cerebrale cruciale per la memoria e le funzioni cognitive.

COSA DIMOSTRANO GLI STUDI CONDOTTI SUGLI ANIMALI?

Negli studi condotti sugli animali si è visto che quelli sottoposti ad alterazioni  della masticazione presentavano difetti di memoria e disorientamento spazio-temporale, confermando l’importanza della masticazione per lo sviluppo cognitivo. Questi risultati suggeriscono che la masticazione può influire positivamente sullo sviluppo del cervello e sulla formazione di nuovi neuroni, fornendo una base solida per il corretto sviluppo cognitivo del bambino.

QUAL’È IL LEGAME TRA MALOCCLUSIONE E MASTICAZIONE?

La malocclusione, in particolare il morso incrociato monolaterale posteriore, il cosiddetto “prognatismo“, rappresenta una malformazione delle arcate dentali che colpisce circa il 20% dei bambini.

Questa condizione determina una funzione masticatoria asimmetrica, in cui l’attivazione neuromuscolare di un lato è diversa rispetto all’altro. L’asimmetria funzionale causata dalla malocclusione determina una crescita strutturale ossea asimmetrica dei mascellari e dell’intero distretto cranico.

MASTICAZIONE E SVILUPPO COGNITIVO: COSA FARE IN PRESENZA DI PROGNATISMO?

È importante intervenire precocemente per correggere la malocclusione, in quanto, se trascurata fino alla fine della crescita, diventa irreversibile. Tuttavia, non solo la terapia ortodontica mira a correggere la struttura ossea, ma è emerso che la masticazione alterata in queste condizioni può influire anche sullo sviluppo cognitivo del bambino. Pertanto, le terapie precoci e adeguate sono fondamentali sia per correggere la malocclusione che per promuovere uno sviluppo cognitivo ottimale.

QUALI SONO LE TERAPIE ORTODONTICHE ATTUALI PER I BAMBINI?

È importante considerare attentamente le terapie ortodontiche attualmente disponibili per i bambini con malocclusione. Alcune terapie fisse utilizzate comunemente possono essere traumatiche e non risolvono adeguatamente il problema funzionale.

Questi apparecchi possono peggiorare le asimmetrie e non recuperano la funzione masticatoria. Allo stesso modo, quelli di gomma non forniscono forze adeguate per stimolare la crescita ossea nei bambini con morso incrociato. Fortunatamente, sono disponibili apparecchiature funzionali che sfruttano la forza muscolare durante la deglutizione, risultando adatte al sistema dei bambini.

Correggono la masticazione dopo la correzione della malocclusione. Pertanto, la terapia precoce è importante, ma è fondamentale utilizzare gli strumenti giusti per garantire un corretto sviluppo funzionale.

QUAL È IL RUOLO DELLA MASTICAZIONE NELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE?

La masticazione non è solo cruciale nello sviluppo cognitivo del bambino, ma ha anche un ruolo significativo nelle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. È stato dimostrato che la masticazione stimola la formazione di nuovi neuroni nell’ippocampo, l’area cerebrale che subisce maggiormente i danni nelle malattie neurodegenerative.

Studi hanno evidenziato che i pazienti affetti da malattia di Alzheimer hanno in media 20 denti in meno rispetto ai loro coetanei sani. Inoltre, si è osservato che molti di questi pazienti hanno perso tutti i denti precocemente. Mantenere la masticazione attiva durante tutta la vita, sin dallo svezzamento, è importante per stimolare la formazione di nuovi neuroni nell’ippocampo e prevenire il decadimento cognitivo.

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