Le regioni del Mezzogiorno si trovano in una situazione molto delicata per quel che riguarda il rapporto tra malattie croniche e sostenibilità dei SSR. Per questo nasce il progetto “La governance nella gestione delle cronicità- Esperienze e visione manageriale della sanità Campania, Sicilia, Puglia” a cura della SINEOS. Ne parliamo con Gennaro Volpe, direttore generale ASL Benevento e Presidente CARD.
GESTIONE DELLE CRONICITÀ: UNA SFIDA CRUCIALE
La gestione delle malattie croniche rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità dei servizi sanitari regionali. In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, diventa ancora più evidente l’importanza di affrontare efficacemente le patologie croniche. La gestione di queste patologie richiede una visione integrata e la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti, al fine di garantire una buona qualità delle cure a costi sostenibili.
IN CHE MODO SI ARTICOLA L’ASSISTENZA PER LE MALATTIE CRONICHE?
A livello territoriale, la gestione delle patologie croniche si articola su diversi livelli di assistenza. Il primo livello è rappresentato dalle cure primarie, in cui il medico di medicina generale svolge un ruolo fondamentale nell’integrazione delle cure.
Il secondo livello è quello distrettuale, che si occupa delle patologie più complesse. È essenziale garantire una buona articolazione tra questi livelli per garantire una gestione ottimale delle patologie croniche.
Tuttavia, in questo periodo, ci sono preoccupazioni riguardo alla mancanza di prevenzione e screening per le malattie croniche. Pazienti e operatori sanitari, spesso presi dalla gestione dell’emergenza COVID-19, tendono a sottovalutare la gestione delle malattie croniche, come ad esempio il diabete, che può influire negativamente sul decorso della COVID-19.
È quindi fondamentale rivedere le strategie per garantire la prevenzione e il controllo adeguato delle patologie croniche, contemporaneamente all’emergenza sanitaria in corso.
L’IMPORTANZA DELLE CURE DOMICILIARI
La cura domiciliare rappresenta una soluzione importante per affrontare le sfide delle malattie croniche. È necessario investire risorse in questo settore, specialmente durante la pandemia.
Le unità speciali di assistenza domiciliare, che coinvolgono non solo medici, ma anche infermieri, fisioterapisti e psicologi, possono svolgere un ruolo cruciale nell’assistenza al paziente diabetico scompensato o con problemi respiratori.
La teleassistenza e il teleconsulto, che sono emersi come strumenti utili durante la pandemia, devono essere implementati e potenziati per garantire un supporto continuativo ai pazienti cronici.
Un’altra sfida riguarda l’adozione delle indicazioni del Piano Nazionale della Cronicità da parte dei servizi sanitari regionali. Attualmente, non tutti i servizi hanno recepito appieno queste indicazioni, creando una mancanza di uniformità nella gestione delle malattie croniche.
È necessario un corretto rapporto tra malattie croniche e i livelli essenziali di assistenza, in modo da garantire una visione comune e una gestione efficace delle patologie croniche su tutto il territorio nazionale.
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