La depressione senile è un disturbo dell’umore che compare sopra i 65 anni di età, spesso sottovalutato. Come riconoscerla e trattarla? Ne parliamo con Antonella Fìlastro, psicologa e psicoterapeuta, direttore della scuola di Specializzazione in Psicoterapia Umanistica Esistenziale “Luigi De Marchi” e Roberto Delle Chiaie, psichiatra, docente di Psicologia clinica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università “La Sapienza” di Roma, dirigente dell’ambulatorio per il Disturbo bipolare dell'”Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I” di Roma.
LA DEPRESSIONE SENILE: UN QUADRO CLINICO E PECULIARITÀ INDIVIDUALI
La depressione nell’anziano è un quadro clinico che si osserva con frequenza, caratterizzato da fragilità e una visione di sé influenzata dalla percezione della propria vulnerabilità. Questo articolo approfondirà gli effetti della depressione senile sull’individuo, esaminando le sue peculiarità personali.
Il passaggio alla fase del pensionamento può portare ad una perdita di significato nella vita dell’anziano, poiché spesso il lavoro definisce il senso di identità e di appartenenza sociale. Alcuni individui, con un’identità solida e risorse adattative, sfruttano il tempo libero per perseguire le proprie passioni.
Tuttavia, per altri, la perdita del ruolo lavorativo può essere percepita come una minaccia alla propria identità, portando a contraddizioni e sintomi depressivi.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA DEPRESSIONE NELL’ANZIANO?
La depressione senile si manifesta con una profonda sofferenza, angoscia e paura esistenziale. L’anziano può percepire dilatazione del tempo, con una tristezza persistente che sembra prolungare l’intera giornata. Questo senso di paralisi e l’immersione nel passato possono causare rimpianti e sensi di colpa.
È importante comprendere che la depressione nell’anziano ha caratteristiche personali e sfaccettature uniche per ogni individuo. La messa a fuoco sul soggetto è necessaria per comprendere appieno il suo quadro e le sue peculiarità. La dottoressa Pilastro, esperta in materia, fornisce un’analisi approfondita della depressione senile, considerando l’impatto sulla sfera esistenziale e individuale dell’anziano.
DEPRESSIONE SENILE: SINTOMI E DIFFERENZE CON ALTRE PATOLOGIE COGNITIVE
La depressione senile è una condizione complessa che coinvolge sia aspetti psicologici che corporei nell’anziano. In questo articolo, esploreremo i sintomi caratteristici della depressione senile e come si differenzia da altre patologie cognitive, come l’Alzheimer.
La depressione nell’anziano si manifesta spesso con sintomi somatici, in cui la sofferenza esistenziale viene proiettata sul corpo. I sintomi includono dolori migranti, disturbi gastrointestinali e problemi di digestione ed evacuazione.
È comune che gli anziani concentrino la loro attenzione in modo ossessivo su questi sintomi, aumentando la preoccupazione e richiedendo esami medici e analisi di laboratorio che, spesso, non rivelano patologie organiche.
È importante notare che la depressione senile può essere innescata da eventi stressanti o di perdita nella vita dell’anziano. Tuttavia, queste situazioni non vengono sempre comunicate spontaneamente e richiedono domande mirate per essere identificate.
Ad esempio, un anziano potrebbe riferire un periodo di tristezza e angoscia legato alla separazione di un familiare o a un cambiamento nella routine quotidiana. Questi eventi possono contribuire alla sofferenza depressiva, che viene proiettata sul corpo attraverso sintomi somatici.
DIAGNOSI
La diagnosi della depressione senile può essere confusa con altre patologie cognitive, come l’Alzheimer. Tuttavia, ci sono alcune differenze chiave da considerare. Nella depressione senile, la comparsa dei sintomi può essere improvvisa e correlata a eventi di vita stressanti, mentre l’Alzheimer si sviluppa gradualmente nel tempo. Inoltre, il trattamento adeguato della depressione può portare a un recupero della lucidità e dei deficit cognitivi associati.
APPROCCI TERAPEUTICI PER LA DEPRESSIONE SENILE
Il trattamento della depressione senile richiede un intervento psicoterapico o psicologico mirato, che tenga conto della sofferenza corporea e psicologica dell’anziano. Tecniche come la bioenergetica e gli esercizi cognitivi specifici possono essere utilizzati per ridurre i sintomi somatici e migliorare le funzioni cognitive, come l’attenzione, la memoria e la concentrazione. Inoltre, l’attenzione alle relazioni tra eventi di vita e l’inizio della depressione può fornire indicazioni preziose per il trattamento.
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