Numerose ricerche hanno definito quali sono i fattori che possono portare al fallimento dell’intervento di stenosi uretrale, che aumentano le recidive e la necessità di operare una seconda volta. Ne parliamo con Salvatore Sansalone, andrologo e urologo dell’Università Tor Vergata di Roma, consulente del Ministero della Salute.
COS’È E QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO?
L’uretra si divide in due parti: l’uretra anteriore e l’uretra posteriore. La stenosi uretrale è un restringimento del canale uretrale, il condotto che porta l’urina dalla vescica verso l’esterno.
La principale conseguenza riguarda il flusso urinario, il cui passaggio risulta ostacolato. Questo disturbo è più diffuso tra i maschi sopra i 50 anni di età mentre donne e bambini rappresentano solamente una piccola percentuale dei casi.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA STENOSI URETRALE?
Può essere causata da diversi fattori, tra cui traumi al livello perineale o infezioni ripetute. Le infezioni di origine virale o batterica del tratto uretrale, spesso sono provocate da alcune malattie sessualmente trasmissibili.
Il tentativo dell’organismo di riparare i danni causati dalla lesione o dall’infezione creano un accumulo di tessuto cicatriziale nel tratto uretrale interessato, determinando in questo modo una significativa riduzione, talvolta fino alla chiusura, del lume dell’uretra.
Per quanto riguarda le stenosi uretrali posteriori, le cause più comuni sono i traumi del bacino e gli interventi chirurgici sulla prostata.
IN COSA CONSISTE L’INTERVENTO CHIRURGICO PER LA STENOSI URETRALE: COSA ASPETTARSI?
Quando la stenosi uretrale causa un blocco urinario e una ritenzione urinaria acuta, diventa necessario sottoporsi a un intervento chirurgico. Prima di procedere con l’intervento, è fondamentale condurre un’indagine diagnostica accurata per valutare la sede e la lunghezza della stenosi uretrale.
Un esame comune utilizzato è la retrografia, che fornisce informazioni dettagliate sulla condizione dell’uretra. Questo esame consente ai medici di determinare le percentuali di successo dell’intervento in base alla posizione e all’estensione della stenosi.
QUALI SONO I RISCHI E LE COMPLICANZE DELL’INTERVENTO CHIRURGICO PER LA STENOSI URETRALE?
Come per ogni procedura chirurgica, ci sono rischi e complicanze associati all’intervento per la stenosi uretrale. Al momento, non esistono fattori prognostici definitivi che possono prevedere il successo o il fallimento dell’intervento per la stenosi uretrale.
Tuttavia, nella parte anteriore dell’uretra, nota anche come uretra peniena, le percentuali di successo dell’intervento possono essere leggermente ridotte rispetto all’uretra posteriore, che si trova nel perineo. Ricostruire l’uretra peniena può comportare sollecitazioni aggiuntive a causa delle erezioni e dei rapporti sessuali, aumentando il rischio di complicanze o recidive.
ESISTONO FATTORI CHE POSSONO PREVEDERE IL SUCCESSO O MENO DELL’INTERVENTO?
Le recidive possono verificarsi anche dopo un intervento per la stenosi uretrale, specialmente se la stenosi è molto lunga o a causa di infezioni o traumatismi futuri. Attualmente, non esistono fattori prognostici definitivi che possano predire con certezza il successo o il fallimento dell’intervento.
Tuttavia, gli studiosi stanno sperimentando l’uso di un’indagine chiamata “che-reading score” per valutare la possibilità di recidive. Questa indagine, simile a quella utilizzata per i tumori, potrebbe fornire un’indicazione sulla percentuale di successo o di insuccesso dell’intervento.
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