per il 10° anniversario della scomparsa del premio Nobel per la Medicina celebrato nella sede del circolo degli Ufficiali a Palermo
Nel giorno della cerimonia per il decimo anniversario della scomparsa del premio Nobel per la Medicina Rita Levi-Montalcini, il presidente dell’ordine dei medici Toti Amato e il consiglio direttivo hanno voluto onorare la grande scienziata ricordando le sue parole “‘Non si nasce Nobel, ma lo si diventa’. Perché risolutezza, rigore di pensiero unito ad una appassionata creatività sono la più grande eredità scientifica. La scienza non è alla portata di tutti, ma è il caposaldo della nostra evoluzione e il discrimine tra la vita e la morte. Con la scoperta negli anni ’50 del fattore di crescita delle cellule nervose (Nerve Growth Factor, Ngf), la scienziata ebbe la potente visione di una piccola molecola proteica capace oggi di entrare in gioco in molti aspetti del sistema nervoso, ma anche di quello endocrino e immunitario e in altre aspetti che ancora sfuggono ad ogni formula biochimica. Un secolo di determinatezza e intelligenza che oggi ha lasciato alle nuove generazioni e all’universo femminile”.
A rappresentare l’Omceo di Palermo alla cerimonia celebrata oggi pomeriggio nella sede del circolo degli Ufficiali di Palermo con il convegno “Una Vita non solo per la Scienza”, il consigliere Giorgio Picone.
“Rita Levi Montalcini – ha detto Picone – è l’unica donna italiana ad aver guadagnato un premio Nobel scientifico ed è stata certamente la scienziata che più di ogni altra ha saputo restituirci la forza della sua intelligenza e della sua libertà di pensiero. Perché non va dimenticato che non fu solo il Nobel della Medicina, conquistato nel 1986 insieme a Stanley Cohen per la scoperta del Ngf, ancora oggi al centro di molti studi di neuroscienze per le sue tante implicazioni, ma fu anche la senatrice a vita che nel ’38 fu sospesa dalla sua attività accademica e di studi perché ebrea. Una persecuzione a cui rispose dedicandosi completamente alla ricerca al servizio della collettività. Onorarla oggi è doveroso”
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