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Il sapere della medicina legale che unisce: a Roma convegno nazionale

Il 24 e 25 ottobre, all’Università La Sapienza di Roma, giuristi, accademici e professionisti a confronto su sanità e diritto. Prima edizione del convegno nazionale “Il sapere della medicina legale che unisce”.

Il 24 e 25 ottobre Roma diventa Capitale della medicina legale: giuristi, accademici e professionisti a confronto su sanità e diritto. All’Università La Sapienza la prima edizione del convegno nazionale “Il sapere della medicina legale che unisce“.

Dalle nuove prospettive nella valutazione del danno alla persona al dibattito dopo i decreti attuativi della Gelli-Bianco. Centralità anche ai lavori della Commissione d’Ippolito. Appuntamento alla Facoltà di Giurisprudenza (aula “Falcone e Borsellino”, piazzale Aldo Moro 5) dove si parlerà anche di fine vita, prevenzione della violenza sui fragili, infezioni ospedaliere, suicidio assistito e femminicidio.

Il “gotha” della medicina legale si dà appuntamento a Roma, il 24 e il 25 ottobre, in occasione dell’evento promosso ed organizzato dalla prof.ssa Paola Frati, ordinaria di medicina legale alla Sapienza, coordinatore Sezione Medicina Legale dell’Ateneo romano, e delegata della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA) per i rapporti istituzionali con le società scientifiche. Un appuntamento che nasce dall’esigenza di riunire, nell’ottica della condivisione, del confronto e dell’incontro, i principali protagonisti della medicina legale nazionale per tracciare la rotta di un metodo condiviso e verificabile nei vari ambiti della disciplina, col contributo imprescindibile dei giovani.

La partecipazione al convegno è andata oltre le previsioni del comitato organizzatore – evidenzia la professoressa Paola Frati con più di 500 partecipanti a riprova del grande interesse che riscuote la medicina legale, sapere dalle mille sfaccettature e dalle molteplici implicazioni pratiche. C’è grande attesa per il confronto sulla responsabilità professionale (ndr 24 ottobre ore 15.00) che vede protagonisti sia gli esponenti dei lavori ministeriali sulla tematica sia i maggiori esponenti della magistratura che con le loro sentenze tracciano il percorso come i magistrati d’Ippolito, Presidente dell’omonima commissione, Travaglino e Piccialli, presidenti corti di Cassazione, e Cisterna, presidente della tredicesima sezione del Tribunale Civile di Roma”.

Le coordinate generali dell’evento, patrocinato dalla SIMLA, Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, si rintracciano nel significato stesso della disciplina che si definisce come “specializzazione medica che si rivolge agli aspetti della patologia e della clinica che possono avere rapporti con la legge“.

Si registrano crescenti difficoltà per arrivare ad una conciliazione in materia sanitaria – prosegue la professoressa -. È necessario, al fine di prevenire meccanismi distorti, partire dall’importanza della diffusione della cultura del rischio clinico e di una sua gestione integrata con il contenzioso dando spazio ai decreti attuativi legge Gelli-Bianco”. E proprio con la giurisprudenza i rapporti della medicina legale sono costanti, reciprocamente arricchenti e necessari visto che la legislazione in materia di medicina non può prescindere dalle acquisizioni medico-scientifiche e, d’altro canto, il medico legale non può esimersi dal confronto con la giurisprudenza. 

Mai, come in questo momento, la medicina legale – sottolinea il professore Franco Introna, presidente SIMLA e ordinario di medicina legale all’Università “Aldo Moro” di Bari – è sul pezzo della responsabilità professionale. Nella commissione d’Ippolito era infatti presente un rappresentante della SIMLA. In questo convegno di Roma si farà il punto sull’esito della Commissione, ne parleranno nomi prestigiosi e faranno il punto attuale su quali sono le prospettive future per ammettere una responsabilità professionale e quali devono essere i crismi perché questa possa essere riconosciuta. Importante anche la sessione sulla valutazione del danno alla persona, dove si parlerà ovviamente di perdita di chance, di valutazione del danno in particolari ambienti come in ambito di odontostomatologia, ma in considerazione delle nuove normative dell’Inps. Si valuteranno e si parlerà anche dei nuovi criteri di valutazione del danno in ambito assistenziale e invalidità civile“.

Diversi i temi di attualità in campo, tutti di interesse per il cittadino e necessariamente vincolati, per il buon funzionamento della società, a un processo condiviso tra medicina e diritto. “Questo convegno è costruito sulla ricchezza culturale e sul profondo profilo etico della nostra comunità scientifica – sottolinea il dott. Franco Marozzi, vicepresidente e responsabile della comunicazione SIMLA – che procede nel solco tracciato dalla storia della medicina legale italiana che, nella sua molteplicità d’azione nel campo del diritto tutto, è unica nella storia della medicina legale mondiale. Ed è in quest’ottica, in questo percorso virtuoso portato avanti da SIMLA, che chiedo ai colleghi di fare onore alla nostra tradizione di confronto e propositività sui temi che riguardano il nostro agire“.

Le prime due sessioni saranno dedicate a danno e responsabilità medica nell’ottica di instaurare un processo dialogico e costruttivo. La prima vedrà riflessioni e confronto sul danno alla persona nelle sue molteplici ma unitarie declinazioni: dal danno differenziale alla perdita di chances, dalla tematica della coesistenza e concorrenza alle ipotesi applicative. La seconda sessione sarà dedicata alla responsabilità professionale con uno sguardo in chiave di diritto comparato e non rinunciando alle tematiche più urgenti del dibattito.

Il convegno è un’occasione importante per confrontarsi sulle più recenti innovazioni e sulle sfide emergenti nel nostro campo – sottolinea il dott. Lucio Di Mauro, segretario nazionale SIMLA e uno dei moderatori della prima sessione -, e rappresenta una piattaforma cruciale per lo scambio di conoscenze tra esperti e per la promozione di nuove idee volte a migliorare la pratica della medicina legale e la tutela dei diritti umani”.

Si ricomincia venerdì 25 con un ampio dibattito dedicato ai decreti attuativi della legge Gelli-Bianco. Si proseguirà con le infezioni ospedaliere, tra gli aspetti pratici legati alla prevenzione e alla gestione alle ricadute in tema di responsabilità sanitaria. Momento di grande rilievo, inoltre, sarà dedicato alle tematiche di fine vita, a partire dalla legge 219/17. e del femminicidio. Centralità ai giovani – specializzandi, dottorandi, assegnisti, professionisti – e alla Consulta che a questo evento dovranno partecipare per proseguire la grande storia della medicina legale italiana.

Prof.ssa Paola Frati

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