Home » Il presidente OmCeO Palermo – avviare screening nelle scuole

Cardiomiopatia ipertrofica, sindromi del QT lungo, di Brugada e di Wolff-Parkinson-Whyte, cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro e anomalie delle arterie coronarie sono alcune delle cause di morte cardiaca improvvisa nei bambini e negli adolescenti. Patologie spesso silenti, non diagnosticate e sconosciute agli stessi genitori, ma che possono essere scovate attraverso la prevenzione e curate. 

Su questi temi, in occasione della Giornata mondiale del cuore (World Heart Day) che si celebra il 29 settembre di ogni anno, ieri pomeriggio si è svolto a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei medici di Palermo, il convegno “Io vorrei un sorriso per ogni battito” organizzato dall’associazione Piccoli Battiti in collaborazione con l’ordine dei medici di Palermo. Obiettivo: informare la popolazione sui rischi cardiologici in età pediatrica, promuovendo la prevenzione attraverso screening elettrocardiografici nelle scuole in modo da individuare eventuali anomalie che possono essere alla base di una patologia potenzialmente fatale.

“Spesso, quando ci si preoccupa della salute degli adolescenti non si pensa a possibili alterazioni del cuore perché le immaginiamo legate all’età adulta. Invece, la morte improvvisa in età pediatrica , che si verifica generalmente subito dopo la comparsa dei sintomi, ma anche in assenza, colpisce circa tre pazienti su 100 in apparenza sani. Una delle cause più frequenti, che coinvolge circa la metà dei più giovani con patologia, è la cardiomiopatia ipertrofica. L’unico modo per evitare l’evento fatale è scoprire la presenza di anomalie che possono portare a malattie cardiache a potenziale rischio di sincope o morte improvvisa. Lo strumento è lo screening”. Così il presidente dell’Omceo Toti Amato, consigliere della Fnomceo, durante il suo intervento in apertura dei lavori affidati ai direttori dell’Uoc di Cardiologia pediatrica, dell’Uosd e della struttura complessa M.c.a.u. e Pediatria d’urgenza dell’Arnas-Civico di Palermo, rispettivamente Calogero Comparato, Giuseppe Sgarito, Domenico Cipolla, e al direttore della centrale operativa 118 Palermo-Trapani Fabio Genco.

Gli esperti puntano a mettere in comunicazione il mondo scolastico, familiare e medico. Da qui, la necessità di implementare un approccio attivo delle scuole e delle famiglie, che sono i due primi capisaldi per potere rilevare possibili alterazioni cardiache nel giovane paziente. La cui gestione non può eludere un approccio multidisciplinare e un’anamnesi accurata, fondamentale al medico per capire quanto il piccolo paziente possa essere potenzialmente esposto a rischi maggiori.

In emergenza, in caso di arresto cardiaco, sarebbe auspicabile che tutta la popolazione fosse in grado di potere dare un primo aiuto perché, come ha spiegato Fabio Genco “il 118 è costantemente impegnato nell’emergenza extraospedaliera e i tempi dell’arrivo di un’autoambulanza si aggirano tra i 7-8 minuti. Avere persone che sappiano fare le prime manovre di soccorso è fondamentale per la buona ripresa dello stesso paziente”.

Alla fine dell’incontro il presidente dell’associazione Piccoli Battiti di Palermo, Rosaria Sparacello, nonché ambasciatrice del Sorriso di Gogòl, ha donato al presidente Amato un piccolo Gogòl per il suo impegno sociale nell’affermazione dei principi di una sanità universalistica.

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