Il glutatione è un potente antiossidante ed ha un ruolo cruciale nella disintossicazione dell’organismo. Non si trova negli alimenti, poiché è prodotto dall’organismo, soprattutto a livello del fegato. Quale può essere il suo ruolo anche in pediatria?
GLUTATIONE: COS’È?
La ricerca internazionale sembra finalmente misurare l’importanza del glutatione e sembra riconoscere il suo ruolo cruciale nella disintossicazione dell’organismo.
Il glutatione è un potente antiossidante, il più potente degli antiossidanti conosciuti. A differenza di altri antiossidanti come le vitamine C ed E, i caroteni, ed altri, che provengono dall’alimentazione, il glutatione non si trova negli alimenti, per la ragione che è prodotto dall’organismo soprattutto a livello del fegato.
IL GLUTATIONE IN PEDIATRIA
Quale può essere dunque il ruolo che il glutatione può svolgere anche in pediatria? Di questo si è discusso nel corso di un incontro scientifico realizzato a Catania da Pedianex a cui hanno aderito tutti i direttori delle unità operative di pediatria dei principali ospedali catanesi, e medici di medina generale.
Non entrando quindi ulteriormente nei complicati dettagli biochimici, vi faremo riflettere su diversi punti specifici che mostrano l’enorme importanza di questa molecola sorprendente e poco conosciuta.
L’AZIONE DEL GLUTATIONE SUL SISTEMA IMMUNITARIO
Conoscerete tutti la molecola più abbondante nel corpo: l’acqua. Senza acqua moriamo. É curioso sapere anche che la seconda molecola, dopo l’acqua, è il nostro GLUTATIONE. E senza glutatione, si muore. Se si è disidratati, si beve.
Per disintossicare e rafforzare il nostro sistema immunitario, dobbiamo indurre ed aumentare la produzione di glutatione, che, vi ricordo, diminuisce con l’età.
All’inizio, credevamo ingenuamente che tutto ciò di cui avevamo bisogno fosse ingerire il glutatione attraverso l’alimentazione e basta. Troppo semplice, il glutatione che si trova negli alimenti non viene assorbito dall’intestino nella sua forma “completa” come tutte le altre proteine. La molecola del glutatione viene scomposta nei suoi componenti di base: glicina, cisteina e glutammato. Il glutatione da solo assunto per via orale subirà quindi la stessa degradazione.
COME POSSIAMO AIUTARE L’ORGANISMO A PRODURLO?
1) Somministrando i suoi precursori per via orale, poiché è fabbricato esclusivamente nel citoplasma (parte idrosolubile della cellula) e poi trasportato in tutto il corpo, il glutatione da solo avrà quindi in definitiva un valore inferiore ai suoi “precursori”. Sembra quindi molto più efficiente e logico utilizzare i suoi precursori.
Anche altre molecole sono importanti, ad esempio il Selenio, la vitamina C, lo Zinco e la vitamina E. Recentemente si è scoperto che anche il coenzima Q10 ha un ruolo fondamentale. Vanno somministrate regolarmente per potenziare le reazioni chimiche intracellulari e aggiungere le loro qualità antiossidanti.
2) Attivando geni che producono 2 enzimi che hanno il compito di produrre il GSH (glutatione ridotto). Dall’altra parte, esistono recettori cellulari che, non appena rilevano tossine o virus, lo segnalano ai geni che innescano il processo di produzione del GSH. Altre molecole, anche prive di tossine, possono provocare la produzione di GSH da parte di questo stesso sistema.
Il glutatione ha dei nemici tra cui i raggi UV, l’alcol, il tabacco, lo stress emotivo, gli ormoni della crescita, la chemioterapia e soprattutto il paracetamolo, gli antidepressivi, prodotti usati sistematicamente contro i sintomi del Covid-19!
IL GLUTATIONE INIETTABILE
Il glutatione iniettabile è disponibile in molti paesi europei e negli Stati Uniti. E’ in vendita liberamente (con prescrizione medica) ed è efficace contro le infezioni virali. È estremamente interessante, in quanto è completamente privo di tossicità. Fino ad ora, questo prodotto è stato utilizzato per il trattamento della fibrosi post-radioterapia.
Sono in corso studi di fase IV su pazienti con forme gravi di COVID polmonari e i primi risultati sono molto promettenti (USA).
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