La carenza di figure professionali specializzate, l’aggiornamento dei costi standard di quasi tutti i servizi socio-assistenziali, e altre tematiche sono al centro delle richieste alla Regione Sicilia. Ne parliamo con Gaetano Mancini presidente Confcooperative Sicilia.
SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI CARENTI: UN PROBLEMA ACCENTUATO DALLA PANDEMIA
La pandemia ha aggravato i problemi dei servizi socio-assistenziali in Sicilia, tra cui la carenza di figure professionali specializzate. La pubblica amministrazione ha attratto molte risorse durante l’emergenza, creando una situazione critica per le strutture che necessitano di infermieri e altre figure specializzate.
IMPATTO NORMATIVO E OPERATIVO SULLA CARENZA DI PERSONALE
La carenza di figure professionali specializzate è un problema grave che interessa molte cooperative e va oltre le conseguenze dirette dell’emergenza sanitaria. Ci sono vincoli operativi e normativi che impediscono alle strutture di reclutare personale adeguato, creando ulteriori sfide nel settore. Le misure di sicurezza, come l’uso di mascherine e gel, spesso non vengono riconosciute adeguatamente, rendendo ancora più difficile la gestione delle strutture.
La carenza di figure professionali specializzate nei servizi socio-assistenziali in Sicilia è un problema complesso. Le strutture lottano per reclutare personale qualificato a causa di vincoli normativi e di una mancanza di congruenza tra le direttive regionali e i contratti collettivi nazionali. È fondamentale rivedere i processi di reclutamento e garantire una gestione standardizzata dei servizi.
AGGIORNAMENTO DEI COSTI STANDARD E DEI CONTRATTI COLLETTIVI
È necessario affrontare l’aggiornamento dei costi standard dei servizi socio-assistenziali in Sicilia. Alcuni costi sono fermi a oltre 20 anni fa e non tengono conto dei contratti collettivi nazionali. Questa discrepanza crea difficoltà per le strutture nel garantire una retribuzione adeguata al personale specializzato. È urgente una revisione normativa e una valutazione dei costi in linea con le realtà attuali.
CRITICITÀ NELL’ASSISTENZA ALL’INFANZIA E NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI
L’assistenza all’infanzia in Sicilia presenta una situazione paradossale, con una distinzione tra minori nativi e non nativi. Questa differenziazione è inaccettabile e crea problemi nelle strutture, in cui i minori non nativi spesso sovraccaricano le risorse disponibili. Inoltre, la gestione dei finanziamenti destinati all’infanzia e alle strutture residenziali richiede una maggiore trasparenza e un uso più efficace delle risorse per garantire il benessere dei minori.
L’INTEGRAZIONE TRA SOCIALE E SANITARIO PER UNA MIGLIORE ASSISTENZA
Un altro tema critico è l’integrazione tra i settori sociale e sanitario, che richiede un approccio più funzionale e forte. Molte strutture residenziali sono professionalizzate e in grado di accogliere pazienti con condizioni non gravi ma che necessitano di cure. Tuttavia, la burocrazia e la centralizzazione spesso ostacolano l’efficace utilizzo delle risorse e la collaborazione tra i settori. È necessario un restyling della normativa regionale per adeguarla alle esigenze attuali e promuovere un’efficace integrazione.
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