A.L.I.Ce. Italia lancia la campagna “Attenti a quei due” per sottolineare lo stretto legame tra cuore e cervello. Chi ha contratto il COVID19 ha un rischio più alto di essere colpito da un ictus ichemico. Ne parliamo con Nicoletta Reale, presidente di A.L.I.Ce. Italia. Tutte le informazioni della campagna di prevenzione si possono trovare su: www.aliceitalia.org e www.cuore-cervello.it
COS’E’ L’ICTUS?
L’ictus è una delle principali cause di invalidità e morte in tutto il mondo, e il cuore gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza di questa malattia. E’ una patologia che colpisce il cervello e può causare gravi conseguenze, come la perdita della parola o della capacità di muovere il corpo. Tuttavia, se diagnosticato e trattato tempestivamente, le conseguenze possono essere limitate.
È importante quindi rivolgersi al pronto soccorso al primo segnale di allarme, come un attacco ischemico transitorio. La prevenzione dell’ictus passa attraverso uno stile di vita sano, con una corretta alimentazione e l’esercizio fisico regolare. Inoltre, esistono terapie come la trombolisi e la trombectomia meccanica, che possono essere efficaci se effettuate entro le prime ore dall’insorgenza dei sintomi.
CHE RUOLO HA LA FIBRILLAZIONE ATRIALE NELL’INSORGENZA DELL’ICTUS?
La fibrillazione atriale è una delle principali cause di lesioni invalidanti al cervello, e chi soffre di questa patologia ha un disturbo cronico del ritmo cardiaco dovuto principalmente ai battiti che sono fortemente irregolari. Questo provoca la formazione di coaguli di sangue che possono poi arrivare a determinare l’ictus.
Per questo motivo, è importante che le persone imparino a riconoscere e curare la fibrillazione atriale, ed è questa una delle strategie più immediate per mettere al sicuro le persone e il loro cervello dall’aver un ictus. Spesso le persone non riconoscono il legame fra cuore e cervello, non hanno bene in mente che dal cuore può partire un problema che poi può determinare un ictus.
COME PREVENIRE LA FIBRILLAZIONE ATRIALE?
La prevenzione in questo caso è fondamentale, e i sintomi della fibrillazione atriale sono molto importanti da riconoscere. La fibrillazione atriale può manifestarsi con questi sintomi: presenza di palpitazioni, sensazione di battito accelerato; fastidio o dolore al torace; perdita di coscienza, stordimento o vertigini; affaticamento, affanno o debolezza.
È importante sottolineare che può essere anche silente, e quindi uno può soffrirne senza accorgersene. Per questo motivo, è importante fare degli screening periodici per verificare la presenza di fibrillazione atriale. La pressione arteriosa è uno degli indicatori di questa patologia, e si può rilevare attraverso un apparecchio specifico che comunque è facilmente reperibile.
QUAL È IL LEGAME TRA CUORE E CERVELLO NELLA PREVENZIONE DELL’ICTUS
Il cuore e il cervello sono due organi fondamentali per il nostro benessere e il loro legame è molto importante, soprattutto in tempi di pandemia come quello attuale. Gli effetti infiammatori del coronavirus possono infatti attaccare la funzionalità del cuore, causando aritmie come la fibrillazione atriale e aumentando il rischio di ictus. Durante la pandemia, si è verificato un calo degli afflussi al pronto soccorso, anche per sintomi leggeri, che hanno portato a ritardi nella diagnosi e nel trattamento dell’ictus, adesso bisogna recuperare.
COME FARE PER PREVENIRE L’INSORGENZA DELL’ICTUS?
Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione dell’ictus, è stata avviata una campagna di informazione lanciata dall’associazione A.L.I.C.E., patrocinata dalla Società Italiana di Neurologia, dall’Italian Stroke Organization e dall’Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati.
La campagna “Attenti a quei due”, che si svolge quasi tutti gli anni, prevede la predisposizione di materiale informativo che le persone possono consultare in qualsiasi momento attraverso il sito www.cuorecervello.it, che mette a disposizione un questionario di autovalutazione per comprendere qual è la propria conoscenza sull’ictus e sulla fibrillazione atriale.
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